martedì 4 settembre 2012

La comune olandese

C'e' questa casetta arroccata in cima al paese. Appartiene a una fondazione olandese. Ci vivono tre coppie. Due a rotazione, per brevi periodi. L'altra ha promesso di restarci fissa per due anni.

Sono persone carine. Un po' di tutte le età. Parlano un inglese perfetto e un'altra lingua che somiglia all'inglese, ma senza le vocali. Ti fanno sentire il benvenuto. Appena arrivi ti stringono la mano e si presentano per nome. Poi ti invitano ad entrare e ti chiedono se possono fare qualcosa per te.

Non e' il tipico albergue. Non si trova alla fine di una tappa canonica. E' frequentato solo da stranieri. Non c'e' cucina. E la cena, servita alle sei e mezza in punto, e' una specie di facoltativo obbligatorio in cui ospiti e padroni di casa fanno conversazione. Si parla di tante cose, ma soprattutto di Dio, perché loro sono cattolici, di quelli che credono a tutto, vecchio e nuovo testamento, senza farsi troppe domande. Adesione totale. Tipo Mitt Romney in campagna elettorale.

Mettiamola cosi', avevo solo una possibilità di mentire. Tra dirmi entusiasta per l'ottima pasta tex mex a base di yogurt e peperoncini e professarmi fervente religioso, secondo voi cosa ho scelto?

Prima di andare a meditare, la signora più gentile della comitiva ha detto che preghera' per me.


4 commenti:

  1. Dimenticavo. A fine cena ognuno ha ricevuto in dono una copia del vangelo di San Giovanni nel la sua lingua, coreano compreso.

    Notte, Super.

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  2. non tornare convertito per favore.....
    Mau

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    Risposte
    1. Se Lui o Lei (preferirei forse lei) decidesse di parlarmi starò ad ascoltare, poi presenterò i miei dubbi in materia.

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