giovedì 23 giugno 2011

Io sono qui

Ci sono storie che leggiamo sui libri e altre che ascoltiamo alla radio. E le storie ci piacciono sempre per un unica ragione: raccontando di altri raccontano anche di noi. Tutto comincia lo scorso anno, dopo che la sua ragazza l'aveva lasciato e lui aveva deciso di vendere tutto -gli oggetti, i vestiti, la casa, la sua vita di seconda mano- e ricominciare daccapo. A settembre è tornato. Libero, nullatenente, senza fissa dimora e con quell'idea assurda e geniale di costringersi a dire -almeno per un po'- solo e soltanto la verità.

Mi rendo conto che non è indice di grosso acume segnalare qualcosa che è ormai a un passo dal capolinea, ma stasera su radio24 c'è il gran finale del programma di Matteo Caccia. Quello che io e Super ascoltiamo quasi tutti i giorni, io in diretta e lei in podcast. Quello che -come dice sempre lei- ha le basi in sottofondo che rendono avvincente anche la storia più banale, e non sarebbe bello se anche noi avessimo qualcuno che comincia a suonare ogni volta che apriamo bocca? Quello che una volta mi ha fatto litigare con l'operatore della Vodafone perché non riuscivo a spedire un sms durante la diretta e -cavolo- io certe cose non le facevo nemmeno quando ero adolescente allora perchè le devo fare proprio adesso? Quindi, non che la notizia sia minimamente rilevante per il destino dell'umanità, ma questa sera "Io sono qui" (nel palazzo di Renzo Piano, con Super e il mal di testa, ovviamente).

venerdì 17 giugno 2011

Post-comunist-it

Da quando Pisapia è diventato sindaco di Milano la portinaia della DotCom ha riesumato dei vecchi post-it per le comunicazioni di servizio. Quello che ha lasciato sulla porta dell'ufficio questa mattina è meraviglioso.

sabato 11 giugno 2011

Si parte.


Contenuto delle mie tasche:
- tramadolo cloridrato
- paracetamolo codeina fosfato
- ketoralac trometamina
- amitriptilina
- qualche euro
Ho tutto ciò che mi serve per sopravvivere al Pride. Il primo cane della narcotici che incontro mi sbrana. Lascio spiegare a Oscar perchè valga la pena di esserci (nonostante il cerchio alla testa).

mercoledì 8 giugno 2011

SM - Episodio I: diplopia

Piccolo post di aggiornamento, con molti omissis e qualche censura, per i pochi che ancora non lo sapessero.

GENNAIO
Da vicino
Occhio destroOcchio sinistroInsieme

Da lontano
Occhio destroOcchio sinistroInsieme
«Tranquillo, gioia, adesso ti metto questa e poi non devi pensare più a niente». La torre di libri già letti oscilla pericolosamente ogni volta che le sue curve generose si infrangono sul comodino accanto al letto. Curiosamente, non c'è volume, nemmeno il più brutto, che non vanti una fascetta dai colori sgargianti con i complimenti di Antonio D'Orrico all'autore di turno. Otto libri in quattordici giorni. Sospetto che la vita di D'Orrico, critico letterario di Sette e del Corriere della Sera, si svolga più o meno così: una pila di testi da leggere, un'altra con quelli già letti, nessun pensiero per la testa se non quello di voltare pagina, una scatola di peccette già pronte -tutte necessariamente entusiastiche- da abbinare a una copertina piuttosto che all'altra, e l'infermiera Johnstone che si prende cura di lui, gli sistema la benda da pirata, gli infila un ago nel braccio, regola il flusso della flebo e gli augura il buongiorno con quella voce bruciata che ricorda Billie Holiday nei dischi graffiati di mio nonno.


© itboy_76