martedì 31 marzo 2009

Mostruosità

Quella cosa che si fa chiamare unghia e che da quattro mesi se ne sta abbarbicata sul mio alluce sinistro (questa mattina ha ricominciato a fare i capricci: le macchioline scure sono gocce di sangue rappreso... ma aspettare la prossima settimana, no?).
Distanza:
12,208 km
Tempo:
52' 00''
Velocità media:
14,09 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.569,281
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.643,045

sabato 28 marzo 2009

SuperMé

Dopo 32 mezze maratone consecutive (è già questo mi pare un traguardo importante, di quelli per cui potrei anche appendere le scarpette al chiodo e fuggire su un'isola deserta insieme a Thyago, il mio nuovo amante immaginario), è finalmente arrivata la settimana di scarico. Io non ho mai capito esattamente a cosa serva e come funzioni, ma la faccio lo stesso altrimenti WonderWoman si arrabbia. Così, in attesa del gran giorno, non mi resta che dedicare le ultime energie alla soluzione di un importante problema. Che mi metto domenica prossima? Se continua a piovere e far freddo mi coprirò da capo a piedi come per la maratona. E se invece arrivasse il bel tempo? Apportando qualche modifica al giochino di Enrico* ho elaborato questa soluzione. Scarpe e canotta sono già nel mio armadio. I ragazzi di Decathlon hanno promesso di farmi avere i calzoncini-ini-ini entro martedì prossimo. Per la zavorra di muscoli bastano dieci fiale di anabolizzanti...

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Distanza:
17,450 km
Tempo:
1 24' 00''
Velocità media:
12,46 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.570,240
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.641,066

giovedì 26 marzo 2009

Ieri notte ho pagato un ragazzo

Ieri notte ho pagato un ragazzo. Ci siamo accordati sul prezzo e poi siamo andati da lui. I soldi li ha voluti in anticipo. Era brasiliano, ha detto di chiamarsi Thyago. Dopo, però, si è lasciato sfuggire un nome diverso: Gigi, Gianni o qualcosa di simile. Non ho capito: l'accento, la situazione, quello strano profumo, quella stanza minuscola col lavandino in un angolo...

Giudicatemi pure, se volete. Ma non dimenticate cosa dice il Vangelo. Le puttane vi precederanno nel Regno di Dio. È Matteo 21, 31: controllate pure. Io non ho nulla di cui vergognarmi.

Ha preso le mie mani tra le sue. Ha scherzato sul mio pollice corto... Mi ha fatto un complimento. "Scommetto che lo dici a tutti". "Adesso lo sto dicendo a te". I suoi occhi: come il mare in burrasca. Blu, grigi, dello stesso colore del piombo... Le sue labbra si sono avvicinate al mio orecchio. La sua pelle olivastra, potevo sentirne il calore... Mi ha sussurrato un segreto e ha sorriso. I suoi denti: un rosario di perle... Esistono dei brasiliani brutti? Perché sono sempre così dannatamente stupendi?

Istantanee. I nostri piedi che si sfiorano. Io che allargo le gambe e affondo in quella vecchia poltrona e lo lascio fare. La sua testa coperta di riccioli (ho sempre avuto un debole per i ragazzi coi capelli ricci). L'ultimo ricordo è lui, le sue spalle, il suo volto riflesso nello specchio, lui che si lava dopo aver fatto tutto ciò che mi aveva promesso.

Non mi era mai capitato prima. Lo giuro.

Non ero mai stato in un bordello. Non ne avevo nemmeno tanta voglia. All'arrivo, Lea, la direttrice, un metro e novanta di muscoli e tacchi a spillo, mi ha subito detto "Non vorrai tenere quel muso per tutta la sera, vero?". "Dipende da te, io sono qui per divertirmi".

Solo i miei fratelli potevano portarmi in un posto così. Divani di velluto rosso. Luci soffuse. Alcove. Scale. Corridoi. Un cantante baffuto. Metresse. Puttane. Prostituti. Inservienti. Clienti. Il classico posto che solo Super può scovare e dove ilFraStellino incontra subito un paio di conoscenti perché lui, al contrario di me, è uno che va in giro la notte.

Le regole sono chiare. È una casa di tolleranza: basta pagare. Da soli, in coppia oppure in gruppo. Si mercanteggia. Ci sono il meccanico, la mogliettina, l'amministratore, la signora che pulisce i cessi, lo slavo dall'occhio truce, Jane con la sua voce calda e il corpo made in Casablanca, Nella, Frigida, Acquaesapone, Wanda la ninfomane, Cerebro... e poi, ovviamente, c'è lui, Thyago, che è molto ambito e costa più degli altri. Infatti per lui mi sono svenato e a mezzanotte sono ormai senza soldi. I miei fratelli continuano a girare di stanza in stanza. Io li aspetto all'ingresso.

Mi appoggio alla ringhiera. Sono stanco. Un ragazzo si avvicina. È un cliente. "Vuoi venire con me?". "In che senso?". "Tu e io con Nella". "Ho finito i soldi". "Non importa, pago io". Si fruga nelle tasche. Tira fuori una banconota stropicciata e me la caccia in mano. Ecco, anche io sono in vendita. Come tutti qui dentro. È disposto a pagare purché vada con lui e con quella prostituta dallo scialle rosso. Ci sto. Non perché sia carino (e lo è). Non perché voglia scopirere cosa succederà in quella stanza (e lo voglio). Lo seguo solo perché la sua generosità mi ha stupito. Sono fatto così.

Mezz'ora più tardi suona la campana della chiusura. La tenutaria raduna tutti di sotto, in una cantina buia, con qualche tavolo e un palcoscenico. Super si è seduta in braccio a Thyago. La invidiano tutti. Sgualdrina... IlFraStellino balla e grida "Dàl-la, Dàl-la!" all'indirizzo di Wanda. Musica, casino, risate. Qualcuno beve qualcosa. Poi tutto finisce. Stringiamo le mani dei nostri compagni. Baciamo tutti all'uscita e ce ne torniamo a casa, alle nostre vite un po' scialbe.

Se volete, potete farci un salto anche voi. Il bordello apre ogni sera alle 21, ma vi conviene arrivare con mezz'ora d'anticipo. Lo spettacolo si intitola Dignità autonome di prostituzione e va in scena al Franco Parenti fino a domenica prossima. L'importante è non avere pregiudizi e lasciarsi coinvolgere. Io sono rimasto davvero senza soldi quindi, per un mese almeno, passerò le mie serate a casa.
Distanza:
21,342 km
Tempo:
1 35' 00''
Velocità media:
13,48 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.582,730
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.633,844

martedì 24 marzo 2009

Apostasia [un post pittografico]

Tra 15 giorni riceverò una scomunica latae sententiae per apostasia.
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Distanza:
21,097 km
Tempo:
1 30' 00''
Velocità media:
14,06 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.574,513
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.622,725

sabato 21 marzo 2009

Nononomastico

21 marzo. La Chiesa Cattolica celebra Sant'Elia. La mia famiglia festeggia San Benedetto (larondinesottoiltetto, come ripetevano sempre le nonne al telefono). Questa mattina c'erano solo cinque gradi. Sugli alberi si vedono le prime gemme. I ciliegi sono già in fiore. Tra qualche giorno si scatenerà una tempesta di vento e la strada verrà ricoperta di petali rosa. Succede tutti gli anni, è tradizione. 21 marzo: primo giorno di primavera. Posso considerarmi ufficialmente in menopausa. Ho passato l'autunno e l'inverno senza mai usare una giacca, un giaccone, un cappotto o un piumino. Solo le felpe di cotone e quel pezzo di plastica che metto quando pedalo sotto la pioggia. Se non sono le vampate, e non è colpa dell'effetto serra, il sospetto sorge spontaneo. Dormo per terra, mi alzo all'alba, veglio di notte, ho la testa rasata, indosso vestiti leggeri e mortifico il corpo con atroci sofferenze. Che mi stia preparando per la vita monastica?


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Distanza:
25,110 km
Tempo:
2 01' 00''
Velocità media:
12,45 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.566,533
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.601,628

giovedì 19 marzo 2009

Amo questa donna

Io lo so che in base alla Teoria di Lorenz è sufficiente che una farfalla sbatta le ali a Los Angeles perché si scateni un uragano in Giappone. Non sono poi così stupido da ignorare le profonde implicazioni dell'imprevedibilità dei sistemi dinamici sulla vita quotidiana dei cittadini nipponici. So anche che il diritto allo sciopero è un diritto sacrosanto per cui ogni volta che qualcuno incrocia le braccia mi schiero subito dalla sua parte perché, a pelle, anche se magari non conosco le sue rivendicazioni, mi sembra chiaro che se uno rinuncia allo stipendio, di sicuro lo fa per un buon motivo e non per togliersi lo sfizio di picchettare in mezzo alla strada. Così, insomma, se uno sciopero californiano causasse strani rovesci climatici per le strade di Tokyo non mi stupirei affatto, anzi mi unirei volentieri ai manifestanti e rilascerei pure delle interviste spiegando che quelle fashion victims con gli occhi a mandorla prima o poi dovevano aspettarsi l'allagamento del Prada Aoyama Epicenter o del Louis Vuitton Ginza Namiki (tanto non mi sono mai piaciuti). Però non capisco perché un problema sindacale d'oltreoceano, e per giunta ormai vecchio di un anno, debba mettersi tra me e la donna che amo. Già, io amo questa donna. Nora Walker, matriarca del clan omonimo, regina incontrastata di Brothers & Sisters: la sessantenne più bella delle serie tivvù, colei che mi aspetta ogni mercoledì per infondermi forza e coraggio. Non so di che materiale sia fatta, ma bisognerebbe usarlo per tirar su le dighe, i ponti e i palazzi. Non importa cosa le facciate, non importa quali sciagure si abbattano su di lei, Nora è sempre perfetta: non piange, non si scompone, sorride, pensa positivo e cerca subito una soluzione. L'azienda di famiglia rischia il tracollo almeno due volte a stagione ma lei resiste: forte, leggera, soave. Scopre di esser stata tradita per più di vent'anni e non corre a sputare sulla tomba del marito. No, non sarebbe da lei. Piuttosto si mette ai fornelli e invita a cena i figli illegittimi di quell'adorabile puttaniere. Se decideste di farle esplodere un ordigno nucleare in soggiorno lei la prenderebbe con filosofia, si accamperebbe in dispensa e stapperebbe una bella bottiglia di merlot. Ecco, alcol a parte, volete dirmi come si può non amarla? Vorrei essere anch'io come lei. Vorrei farci dei figli. Anzi, no: vorrei essere uno dei suoi figli. Nora, adottami! Voglio diventare un avvocato di successo orgogliosamente gay, voglio essere il padre biologico dei miei nipoti, voglio tornare a casa e trovare Scotty che cucina solo per me. Vabbè, se vuoi, posso anche iscrivermi al partito repubblicano e sposare quel finto giovane di Rob Lowe. Per te posso farlo... Oppure mi farò venire una dipendenza. Giuro che ci proverò: non sono capace di ingoiare le pillole, ma ci sarà pure uno sciroppo antitosse dai gravi effetti collaterali... Qualsiasi cosa, pur di averti accanto. Nora, ti prego, dammi un segno. Sono due settimane che non ci vediamo. Quelli di Fox dicono che è colpa dello sciopero degli autori e che la serie andava sospesa. Perché? Che c'entriamo noi? Pensavo fosse tutto risolto. Le puntate ci sono. In a America le hanno già trasmesse. Il casino doveva succedere a Tokyo. Qui siamo a Milano. Ecchecavolo!

RUNNING DIARY Questa mattina mi si è aperto in due un tapis roulant. E non era uno di quelli piccoli.

Distanza:
23,275 km
Tempo:
1 35' 00''
Velocità media:
14,70 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.568,567
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.586,737

martedì 17 marzo 2009

Chi ce l'ha più lungo?

...io a questo genere di competizioni ho smesso di partecipare in quinta elementare perché ci sono sport per cui l'allenamento non basta e se madre natura ha deciso di non fornirti gli strumenti adeguati è bene che ti rassegni prima di slogarti un polso e di perdere la vista da entrambi gli occhi. Che poi, però, lo sappiamo, l'ossessione per le misure è scritta nel dna maschile, come la passione per le macchine veloci, la carne alla griglia e le costruzioni imponenti. Parlando di costruzioni, ad esempio (dico ad esempio ma non è proprio un esempio, è più un modo per continuare il discorso parlando di un'altra cosa apparentemente lontana ma facendo finta che ci sia un nesso logico), bisogna anche dire che c'è chi cresce sniffando la colla e chi respirando Giò Ponti. Io, da quando avevo cinque anni, esco di casa ogni mattina e mi trovo col Montedoria a sinistra e il Pirelli a destra. Roba che se non fossi stato un asino in matematica mi sarei iscritto di corsa ad architettura e adesso vi starei aspettando alla Katia Arredamenti per scegliere i dettagli della vostra cucina in arte povera (3.580 euro, elettrodomestici, trasporto e montaggio comprensivi nel prezzo, hai capito, Sciura Maria?). Potrei anche concludere qui, che tanto siete tutte persone intelligenti e avrete ormai capito dove questo discorso vuole andare a parare, ma magari vi siete distratti un attimo quindi chiarisco il concetto. Dopo un mese di acceso dibattito, io e i ragazzi di Skyscrapercity abbiamo finalmente raggiunto un accordo sull'altezza attuale dell'Altrasede: 113 metri e 19 centimetri. Manca un piano per superare la Regione Campania, il Grattacielo di Cesenatico e la Torre di Piacentini. Poco più di un mese e ci saremo mangiati anche la Breda, il Pirelli e tutto il Centro Direzionale di Napoli. E allora il grattacielo più lung... pardon, quello più alto, l'avremo noi. Tiè, tiè, tiè!

Per approfondimenti Urbanfile, Regione Lombardia, Skymino's House


Distanza:
23,267 km
Tempo:
1 35' 00''
Velocità media:
14,69 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.558,400
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.573,680

sabato 14 marzo 2009

Piccoli traguardi

Ottomila chilometri da quando ho ricominciato a correre. Da Milano al confine birmano, passando per Sofia, il ponte sul Bosforo, l'altopiano di Apo, Persepolis, distese d'oppio, campi minati e un intero subcontinente. In alternativa, dalla fredda Milano alla splendida Magadan (ancora qualche metro e potete vedere Sarah Palin che va a caccia di renne sull'altra sponda).

Ottomila chilometri. Sarà forse l'ora di fare il tagliando?

Per ricostruire il percorso di questa mattina c'è voluta una seduta d'ipnosi. Si ringraziano Larry e Sergey per le mappe, Bax e Petit per la cena messicana e la passeggiata serale (9 chilometri, giusto per sgranchirci le gambe: I love you both!).


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Distanza:
22,960 km
Tempo:
1 51' 00''
Velocità media:
12,41 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.548,225
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.560,626

giovedì 12 marzo 2009

Cerco monolocale a Milano

Cerco monolocale in affitto a Milano. Max 25 metri quadri effettivi + bagno. No centro storico. No adiacenze metropolitana. No periferia estrema. No garage. Sì posto bici. No portineria. Sì videocitofono. No ascensore. No balcone. Già arredato o da arredare. No fornelli elettrici. No piastre a induzione. Sì gas. No cappa chimica. No lavapiatti. Sì lavatrice. Sì stendipanni a soffitto. No letto. No divano. No impianti privi di certificazione. No antifurto. No bagno cieco*. Assolutamente no sanitrit. No vasca. Sì doccia. No aria condizionata. Sì termoautonomo*. No pannelli. Sì elementi. No mansarda. No recupero sottotetto. No scantinato. Sì loft. No finemente ristrutturato da architetto. No particolare soluzione. Sì corpo interno. No soffitti bassi. No vista panoramica. No affaccio su bidoni della spazzatura. No vetrocemento tra camera e bagno. Sì porta blindata. No fastweb. Sì adsl. Sì antenna satellitare. No predisposizione home theatre. Contratto 4+4. Adeguamento canone su base Istat. Pagamento mensile o trimestrale. Sì spese incluse*. No partecipazione a spese eccezionali. La cifra dipende dall’immobile. I punti asteriscati sono negoziabili. Il resto vale come indicazione di minima: se avete un bicamere e doppi servizi + cucina hollywoodiana e vista sul Duomo e avvertite l'irrefrenabile impulso di affittarmelo per un piatto di lenticchie non sarò certo io a farvi cambiare idea.
Distanza:
21,958 km
Tempo:
1 30' 00''
Velocità media:
14,64 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.548,575
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.547,870

martedì 10 marzo 2009

Mettersi a nudo [V.M.18]

Un blog è come una casa di vetro, un modo per mettersi a nudo e confrontarsi con gli altri. Da qualche tempo c’è una cosa che non mi fa dormire la notte. So che farei bene a parlarne ma ancora non ci riesco. Forse ho solo paura di mostrarmi troppo fragile e troppo indifeso. Paradossalmente, oggi mi spaventa molto meno mostrarmi così.


PICCOLO UPDATE Pare che la versione originale fosse un po' troppo esplicita per il mio host. Aderisco all'invito di pubblicarne una versione più casta. Tranquilli, non vi siete persi nulla di speciale.
Distanza:
23,167 km
Tempo:
1 35' 00''
Velocità media:
14,63 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.539,609
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.536,111

sabato 7 marzo 2009

Abba's jukebox

I produttori di Ugly Betty sono restii ad ammetterlo, ma è chiaro che per il personaggio di Justin si sono ispirati a una storia vera: la mia.

Già a quattordici anni trascinavo mia sorella in giro per Londra con tre obiettivi soltanto: una salopette verde, delle All Stars color crema e qualsiasi cosa avesse a che fare col dorato mondo dei musical.

A certe cose ci si rassegna fin da piccoli. Dall'alto dei suoi undici anni, mia sorella aveva ormai capito che, in un modo o nell'altro, ero destinato a fare un brutta fine, probabilmente per mano di qualche bullo. Quindi, dovendo scegliere quale passione stroncare sul nascere, ha preferito salvarmi dalle divise marziane e dalle scarpe di tela. I bulli le avrebbero notate troppo facilmente. Per il resto, poteva solo sperare che non cominciassi a parlare di Gene Kelly e Cyd Charisse con le persone sbagliate.

Ricordo ancora la nostra prima volta nel West End: Metropolis al Piccadilly Theatre, estate del 1989. Uno spettacolo incredibile, decine di attori, cantanti e ballerini. Orchestra dal vivo, fuoco, effetti speciali. Una società divisa in schiavi e padroni. Un giovane ricco, una bella operaia, un finale tragico ma romantico. Come si può resistere a una trama così? E, soprattutto, come si può resistere a un mondo in cui le persone non hanno paura di esprimere i propri sentimenti? Un mondo dove la gente si ferma, smette di parlare, accenna due passi di danza e comincia a cantare? Un mondo di gatti ruffiani, campanari deformi, adolescenti laccati e scienziati transilvani?

Lo confesso: quando si parla di musical non so essere obiettivo. Sono geneticamente programmato per amare il genere e le sue storie melense. Mi basta poco: un po' di musica, una bella coreografia e una scenografia degna di questo nome. In pratica, non c'è spettacolo che non abbia amato. Le poche eccezioni si contano sulle dita di una mano: The Phantom of the Opera (una noia mortale), il Romeo e Giulietta di Cocciante e -da oggi- Mamma Mia!

Proprio non riesco a capire il successo di questa "cosa". 32 milioni di spettatori nel mondo: un clamoroso caso di allucinazione collettiva. 24 canzoni messe lì alla rinfusa e una trama inesistente. A teatro rende anche peggio che al cinema: lì almeno c'era Meryl Streep a giustificare il prezzo del biglietto. Qui si salvano solo i ragazzi con le mute in neoprene quando comincia Lay all your love on me. Il resto è uno strazio, a partire dal pubblico in sala che canta come al karaoke.

Se volete vedere un signor musical, compratevi l'ultima versione di Jesus Christ Superstar. Non c'è paragone.


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Distanza:
25,410 km
Tempo:
2 02' 00''
Velocità media:
12,50 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.529,375
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.523,142

giovedì 5 marzo 2009

Ricordami che devo morire

Ho deciso di morire. Mi restano solo quattordici ore di vita.

Succederà a mezzanotte, come nelle fiabe. Un colpo soltanto, un colpo alla testa. Il cranio esploderà in mille pezzi. Il cervello schizzerà fuori. Sulla poltrona si disegnerà un fiore screziato, un fiore di sangue e materia grigia. Poi verrà il buio. E col buio il silenzio. Forse sentirò un po' di freddo. Sarà una cosa bella, una cosa importante, una cosa di cui si parlerà per tanto, tantissimo tempo. Penso che tutti dovrebbero morire almeno una volta. Almeno finché sono vivi.

Succederà in teatro, ma non sul palco che là è normale. Io morirò in platea, in mezzo a un sacco di sconosciuti. Forse morirà anche la donna seduta al mio fianco, o il signore alle mie spalle. Moriremo insieme, e questo ci unirà per sempre. Verremo uccisi dai terroristi. Saremo vittime. Ma prima saremo ostaggi. E prima ancora saremo semplici spettatori, come quelli del Teatro Dubrovka nel 2002. Saremo parte di Bordis Godunov, il nuovo spettacolo de La Fura dels Baus.

Dicono che affrontare le nostre paure è l'unico modo per superarle. Per molti anni ho avuto un incubo ricorrente. Un gruppo di naziskin mi picchiava senza pietà. Calci, pugni, spranghe. Alla fine morivo. Morivo affogando nel mio stesso sangue. Adesso non sogno più nulla di simile. Forse non ho più paura della morte, o della violenza fisica. Forse mi sono capitate un paio di cose peggiori. Adesso la mia paura più grande è un'altra. Ho paura di non riuscire a fidarmi degli altri. Ed è strano, perché in apparenza sono rimasto lo stesso, quello che parla con gli sconosciuti per strada, quello che in metropolitana preferisce sedersi accanto agli stranieri, quello che andando a teatro o prendendo un aereo non penserebbe mai di finire ammazzato.

E voi? Di cosa avete paura?

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Distanza:
22,868 km
Tempo:
1 35' 00''
Velocità media:
14,44 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.539,520
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.507,928

martedì 3 marzo 2009

Il gioco delle tre scarpe





Ladies and gentlemen, mesdames et messieurs, maratoneti e tartarughe, ecco a voi le mie nuove Nike Air Pegasus+ 25 ESC (no, non è uno scioglilingua). Notate la suola in misto linoleum, gli inserti pistacchio, le cuciture verde acido intorno allo swoosh e l'elegante tomaia color muffa di gorgonzola. Hanno pure l'Air Sole dalla punta al tallone, il cuscinetto di ammortizzazione, la piastra Stoneshield e la Waffle ricoperta di alette, tacchetti e scanalature varie. Cose molto utili e interessanti, soprattutto se parlate il nikese e vi commuovete ogni volta che si cita Bill Bowerman. A tutti gli altri segnalo l’alloggio Nike+: originariamente studiato per collegare le scarpe all'Ipod, risulta molto utile se volete contrabbandare antrace o diamanti (io ci tengo due monete da un euro, per le emergenze, non si può mai sapere).

Da oggi sono le mie compagne ufficiali di tapis roulant. Le Air Trail Pegasus+ III passano sulla strada. Le Trail grigie vanno in pensione dopo 1.150 chilometri di onorato servizio. Il piede sinistro ha già cominciato a farmi male. Zoppicherò fino alla fine del mese.


Distanza:
22,777 km
Tempo:
1 35' 00''
Velocità media:
14,39 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.516,652
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.495,219

domenica 1 marzo 2009

Sei minuti (netti)

Ho scoperto un nuovo esercizio per rassodare i glutei: scalare grattacieli. Funziona meglio se il giorno prima non vi siete ammazzati di fatica correndo. L'anno prossimo mi iscrivo alla fidal così posso partecipare anche alla gara agonistica.


© itboy_76