martedì 4 settembre 2012

Il pellegrino senzatetto

"Ah, gia', e poi sono un senzatetto".

Paul e' un ragazzone tedesco decisamente carino e piuttosto disinibito (tipo che se glielo chiedessi ci starebbe pure con me, oltre che con la pellegrina pazza, che non smette di sedurre maschi lungo il cammino). Frequenta l'ultimo anno di medicina e sogna di diventare un dottore, ma di quelli ricchi e cattivi, sia ben chiaro. In cima alla sua lista dei viaggi indimenticabili ci sono il Giappone quando aveva sedici anni e Kiev sull'orlo della bancarotta alla fine del millennio, estrema ricchezza ed estrema poverta'.

La rivelazione arriva alla fine di un pomeriggio passato insieme, salendo su fino al castello di Monjardin, in risposta alla più ripetuta delle domande, "Perche' lo fai?".

Di tutte le risposte finora raccolte questa e' una delle più divertenti.

Paul e' rimasto senza casa. Doveva andare a vivere da un amico ma questo si e' dimenticato di avvisare l'attuale abitante della stanza. Nel frattempo, pero', Paul aveva già disdetto l'affitto del suo monolocale. Cosi', non disponendo di un tetto fino a ottobre, ha pensato bene di riempire lo zaino e partire. Geniale.


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