lunedì 27 luglio 2015

Espellette - Irun

 "Voi due siete pazzi".

Non è che parlare con loro due sia indice di sanità mentale. Ma dopo aver passato due ore cercando un sentiero "un po' a destra ma non tanto a destra" e un'area "residenziale" che si è rivelata essere solo un pantano, l'unica soluzione è l'atto di fede. La guida-bigino è del tutto inaffidabile, ergo: entrano in campo GPS e GugolMappe. Che producono un'assurda successione di sentieri stretti come un paio di scarpe che dovrebbero portarmi fino al confine. Ci credo e li seguo in posti bui e pericolosi ma -incredibilmente- arrivo alla spiaggia e poi Spagna e poi alla prima libreria dove fare scorta di nuove mappe.

Da stasera si parla spagnolo. Da domani si seguono "flechas amarillas".

2 commenti:

  1. Ma questa è "vacanza" oppure sei ancora nel tuo personalissimo percorso di espiazione/accettazione? Ho un ammirazione sconfinata per lo spirito di avventura e la capacità di adattamento. Capisco meno il desiderio/volontà di compiere queste imprese in solitudine. Se fosse una prova sportiva, anche-anche, ma non credo di aver letto mai nulla che potesse esser diviso almeno per due (anche la storia con Lucifero era un plurale molto "singolare"), il che mi conferma un'abitudine, più che un caso. E mi chiedo: perché? Cosa cerchi? La vita è più semplice di quello che pensiamo, e andrebbe vissuta con maggior leggerezza e meno tormento. Poi ognuno ha i suoi nodi da sciogliere. Ma da sciogliere però.

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  2. Cammino perché mi fa stare bene. E quando cammino la vita è ancora più semplice.

    Quanto all'espiazione, non credo. Magari è semplice masochismo.

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© itboy_76