lunedì 11 maggio 2015

Il mare a quadretti


Non mi ricordo dove l'ho letta la prima volta. Forse in un libro. Forse in una cosa che aveva scritto XXX qualche secolo fa. Il mare a quadretti. È una descrizione perfetta.
Il triangolo compreso tra Novara, Pavia è Vercelli è proprio così: un'infinita distesa d'acqua divisa in fazzoletti livellati a regola d'arte. Acqua ferma. Ma anche acqua continuamente in corsa tra canali e rogge. Ettolitri, ettolitri e ancora ettolitri d'acqua che si rincorrono da ovest verso est.

Rice inferno. L'inferno del riso. È così che lo descrive chi ci è passato. Risaie a perdita d'occhio. E nessun riparo dal sole.

Ti lasci Vercelli alle spalle e il paesaggio diventa di una monotonia disperante.

Risaia. Risaia. Risaia.
Elettrodotto.
Risaia. Risaia.
Elettrodotto.
Risaia.
Centrale nucleare in disuso.
Risicoltore (uno, in tutto il giorno).
Risaia. Risaia.
Cascina (al km 27, obbligatorio sedersi contro il muro e godersi cinque minuti d'ombra).
Risaia.
Paese lungo e stretto (al km 30) costruito sulle sponde di una roggia.
Risaia. Risaia. Risaia.
Canale Cavour.

E qui succede il miracolo.

Mais. Mais. Mais. Fino al km 43, con sole a picco e 32 gradi.

Un'esperienza massacrante scandita dal gracidare di qualche milione di rane che cantano per un miliardo di larve di zanzara che aspettano solo di diventare grandi e divorare chi passerà da queste parti nei prossimi mesi.

L'immagine è in tema con l'Expo: Nutrire il pianeta. Energia (nucleare) per la vita.




Stanotte dormo qui.


5 commenti:

  1. Al momento non c'è una meta. Però tra qualche ora vado in un posto che conosci molto bene

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  2. gelato al gianduja da fiorio e bicerin in piazza della consolata ;-)

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    1. bicerin??? ma va, molto meglio la cioccolata da venier! (anche se con questo caldo si rischierebbe il collasso..)

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