domenica 1 settembre 2013

10. Capilla de Santa Irene - Santiago - Negreira

Puoi mentire a tutti fuorché a te stesso. Lo sanno bene anche Super e Tenzing.

Da quando la sfiga li ha bloccati a Oviedo non hanno fatto altro che lottare contro il tempo. Lottare e pianificare.

Ogni sera si sono persi nelle mappe cercando un modo per recuperare ore e chilometri preziosi. Ogni sera si sono scoperti sempre e inesorabilmente in ritardo rispetto al ruolino di marcia. Ogni sera hanno predisposto un nuovo piano B.

L'ultima versione prevedeva l'uso del pullman per accorciare di un giorno la corsa verso l'oceano. Ma sarebbe stato come barare. E magari non se ne sarebbe accorto nessuno, ma loro l'avrebbero saputo

Quindi la follia: l'assalto al Monte de Gozo, la messa in Cattedrale, le acrobazie del botafumeiro, il passaggio nella cripta, l'abbraccio al Santo, la Compostela e poi via di corsa, mettendo insieme l'ultima tappa del francese e la prima del cammino di Finisterre senza rinunciare a nessuna delle tradizioni di Santiago.

Dalle sei del mattino alle otto di sera, quasi cinquanta chilometri.

Coperti di polvere, sferzati dal vento, bruciati dal sole, col motore decisamente in riserva e l'umore un po' alterato, sono miracolosamente arrivati a destinazione e tra un attimo andranno a dormire. Con la coscienza pulita (ma forse solo con quella).

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