martedì 6 agosto 2013

Operazione bacio delle buona notte


Non capirò mai cosa ci sia di così interessante nell’accoppiarsi con persone dell’altro sesso, ma sembra che alcuni non possano farne a meno. Per mia fortuna, sono una persona tollerante, quindi non giudico chi non riesce a trattenersi dal propagare il proprio corredo genetico. Anzi, per dirla tutta, sono molto contento di annunciare che mercoledì prossimo diventerò zio per la seconda volta. Zio di Pesca, una gioiosa coproduzione di Effe e FraStellino. Da qualche parte devo avere una maglietta con la scritta “My brother is straight. Get over it”. Forse dovrei indossarla per l’occasione.

Non per sminuire la portata del lieto evento, ma in settimana si verificherà un fatto ancor più prodigioso. Lunedì diventerò padre. Padre per sette giorni filati, ininterrottamente dall’alba del 12 al tramonto del 19. Perché i gay sanno essere gay da soli, in completa autonomia, mentre gli eterosessuali hanno bisogno di un’ampia rete di supporto per riuscire ad essere se stessi. E così, mentre i felici genitori si installeranno in una comoda suite del noto bambinificio di Via Commeda, io mi trasferirò a vivere con Mirtillo, nipote numero uno, seduttore precoce, gourmet raffinato, maniaco del controllo, amante delle pulizie e gran produttore di cacca.

Adoro fare lo zio. È il mestiere più bello del mondo. Ha tutti i vantaggi dell’essere genitore e nessuna delle responsabilità connesse con la potestà.  Basta che a fine servizio riconsegni la creatura nelle condizioni in cui ti è stata fornita. O magari non proprio nelle stesse identiche condizioni. Basta che sia ancora integra e funzionante (va bene anche sporca da capo a piedi, ripiena di patatine fritte, o con una narice in cui si è curiosamente incastrata una biglia di vetro: l’importante è che sia ancora vitale). A volte è un lavoro impegnativo, ma c’è una cosa su cui puoi sempre contare: come tutti gli impieghi regolati dalla Legge Fornero, anche quello dello zio è un lavoro precario e a termine. Devi solo aspettare che mamma e papà vengano a riprendersi la creatura e sarai libero.

Fare il papà, invece, è al di sopra delle mie possibilità. Richiede un impegno costante è io già faccio fatica a prendermi cura di me stesso. Le uniche cose in cui mi applico per davvero solo quelle inutili, come correre o coltivare strane malattie, per tutto il resto è meglio se vi rivolgete altrove.

Ma Effe e Frastellino non hanno voluto sentire ragioni. Perché il bambino sicuramente resterà traumatizzato per l’assenza dei genitori, l’arrivo della sorellina, lo stravolgimento delle abitudini familiari, l’ondata di caldo africano e non ho capito se pure la sentenza della Cassazione su Mister B possa avere degli effetti ma è pressoché sicuro che -in questa baraonda- la presenza dello zio sarà l’unico antidoto contro derive fratricide degne di Caino e Abele o Romolo e Remo.

È così partita l’operazione “Bacio della buona notte” che prevede un lento ma inesorabile passaggio delle consegne. Appuntamento tutte le sere alle 21 per le operazioni di vestizione, allattamento, nammento e stordimento finale. Seguiranno giochi, passeggiate, pappe, riposini e brainwashing totale per cancellare dall’inconscio dell’infante il bisogno dei genitori titolari. Dubito che serva davvero a qualcosa, ma se loro si sentono più tranquilli così, chi sono io per dire di no?

[Piccola nota a margine: ovviamente anche Super è stata convocata, perchè gli etero -si sa- sono ossessionati da questa cosa della figura maschile e della figura femminile. Contenti loro...]

8 commenti:

  1. La nota a margine la dice lunga sul ruolo della zia :)

    ... Mirti, anche se non vengo tutte le sere alle 21 a darti il bacio della buona notte, ripetere le tabelline, nominare tutti i nomi dei tuoi peluches nella lingua del royal baby e darti il latte, sappi che da lunedì ci sarò anch'io, puntuale. Perchè il mestiere di genitori, alla fine, si impara giorno dopo giorno e non c'è allenamento che aiuti ...

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    1. Per la cronaca, la figura maschile di riferimento sarai tu.

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    2. Oggi l'allenamento comincia alle 17, sapevilo!

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  2. Ma auguri per il lieto e ravvicinato evento.
    Gli zii sono tutti così, sempre in competizione tra loro. Lo so bene.

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    1. Non c'è competizione. Mi piace vincere facile :-)

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    2. Mirti, a volte lo zio è così. Un po' antipatico :)

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  3. poi vogliamo sapere come te le sei cavata ;)

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  4. se la sono cavata egregiamente...

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