sabato 15 settembre 2012

Lui e lei

Lui e' un signore come tanti. Gli occhi blu come il mare in tempesta un tempo devono averlo reso un uomo attraente. Lo si nota solo per l'orologio. Un vecchio orologio meccanico, di quelli a cui bisogna dare la carica ogni mattina. Un accessorio come non se ne vedono spesso lungo il cammino.

Lei, invece, e' di una bellezza accecante. Ha i tratti di Vanessa Redgrave e gli stessi modi gentili.

Sono seduti uno di fronte all'altra. Lei gli carezza la mano poggiata sul tavolo mentre gli confida qualcosa mettendo in fila molte consonanti e poche vocali.

"L'olandese e' un lingua folle: nessuna regola e solo eccezioni" mi dice in un inglese perfetto "ma anche gli olandesi sono fatti cosi': solo eccezioni, niente regole".

Lei e' svizzera. Faceva l'infermiera. Una volta diplomata ando' a lavorare per un anno in un ospedale in Inghilterra, per imparare la lingua.

Lui si era appena laureato in lingue e letteratura all'universita' di Amsterdam. Voleva diventare un giornalista o lavorare come traduttore. Un giorno parti' per l'Inghilterra anche lui. "Per qualche tempo farò l'insegnante" si disse.

Vivevano uno accanto all'altro. Nella stessa strada di un minuscolo paese di campagna.

Lei lo invito' a vedere le montagne, in Svizzera, per Natale.  Lui ci ando'. Ma non per vedere le montagne.

Sono passati quarant'anni.

Lui ha appena finito di fare l'insegnante. Ci aveva preso gusto. Non riusciva a smettere.

Anche lei e' appena andata in pensione. Dopo una vita passata nel paese delle dighe e delle biciclette.

"All'inizio non ero tanto convinta. Col tempo mi sto convincendo che sposarlo non e' stata una brutta idea...".

Sono partiti da casa in bicicletta. Santiago e' la loro seconda luna di miele. Ieri sera abbiamo cenato insieme.

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