venerdì 21 settembre 2012

L'ultimo pellegrino

Aitor se ne sta seduto su una pietra. Scalzo. La testa tra le gambe. Davanti a lui la fine del mondo.

Aitor ha attraversato la Spagna, a piedi, per quasi un mese. All'inizio era solo. Poi ha conosciuto una ragazza. Francese. Hanno camminato insieme per venti giorni. Senza mai lasciarsi.

Aitor e' arrivato a Santiago sabato scorso. Domenica ha preso un autobus ed e' tornato a casa sua, nel Paese Basco. Lunedi' si e' presentato in fabbrica. Per lavorare. Ma c'e' la crisi. Non si lavora. Gli hanno detto di restare a casa ancora per una settimana.

Aitor e' salito su altro autobus ed e' tornato a Santiago. Perche' i ventenni spagnoli, se si mettono in testa una cosa, la fanno. Fino in fondo. Ha dato le spalle alla cattedrale e a ripreso il cammino. Da solo. Mandando sms a una ragazza che vive dall'altro lato dei Pirenei.

Aitor solleva la testa e mi sorride. Sono seduto sulla pietra accanto alla sua. Ci siamo fatti compagnia per gli ultimi dieci chilometri e abbiamo passato l'ultima ora a guardare il mare. Quasi sempre in silenzio.

"E' finita" gli dico. "Il Cammino non finisce mai" mi risponde.

"Sei stato il mio ultimo compañero. Grazie". "E tu il mio. Grazie a te".


3 commenti:

  1. Risposte
    1. Io faccio il casting. Prova di recitazione prima e poi prova divano. Sono sicuro che hai ottimi consigli da darmi...

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  2. ... ma così mi fai commuovere, io ho il cuore molle :(

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