domenica 2 settembre 2012

El derecho al pataleo

La mamma del pellegrino si sta regalando il cammino per i suoi 50 anni. Ci pensava da un po'. Ha deciso che il momento di partire era ormai, ha salutato il marito e la <i>perra</i> (la cagna) e lasciato Valencia.

Quando parla della sua citta' le si illuminano gli occhi. Valencia e' una citta' piena di luce e per questo l'adora. Adora anche il suo mercato, dove si trova di tutto (e confermo, il mercato di Valencia vale un viaggio). Di Calatrava dice che ha fatto delle belle cose ma solo di facciata, che tutti quei soldi e tanti altri si sarebbero dovuti spendere per altre cose, per la gente della citta'.

La mamma del pellegrino e' sposata con lo stesso uomo da 30 anni e ha due figli, entrambi maschi, di 27 e 24 anni. Il piu' piccolo ha fatto il cammino in giugno e le ha lasciato una guida piena di appunti su cosa fare e non fare (la passione per la vita all'aria aperta e' un vizio che ha ereditato da lei). Mentre camminava ha incontrato una ragazza di Barcellona e si e' trasferito a vivere da lei, cosi' senza pensarci troppo. A Barcellona ha trovato un lavoro, quello stesso lavoro che suo padre ha perso qualche mese fa per colpa della crisi.

La mamma del pellegrino mi dice che non importa, che le cose si sistemeranno. Che un matrimonio e' fatto di tante cose, alcune belle altre brutte. Che lei ama il suo uomo ma le piace anche starsene un po' per i fatti suoi. Che fa bene alla coppia. Sono persone ormai grandi, non sono piu' ragazzini. Sanno quali sono le cose davvero importanti, la famiglia, la salute, la consapevolezza di aver fatto sempre tutto il possibile.

E il figlio pellegrino? Tutta un'altra storia. Lui ancora ha dentro la rabbia dei suoi vent'anni e la crisi della Spagna di certo non l'aiuta. Si incazza ogni volta che parlano di quello che sta succedendo in questo paese. Ed e' giusto che sia così, mi dice, perché ai giovani possiamo togliere tutto, tranne <i>el derecho al pataleo</i>, il diritto di incazzarsi.

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