mercoledì 12 settembre 2012

Bercianos del Real Camino - Leon

A parte il fatto che anche questa mattina mi sono perso piu' o meno dopo la terza freccia (ormai i dieci minuti di smarrimento quotidiano sono diventati una piacevole abitudine), tutto bene.

Ennesima tappa massacro in mezzo alla meseta (47 kilometri) e solito fraintendimento all'arrivo (siccome vado in giro con una maglia gialla gli hospitaleros mi scambiano sempre per un ciclista e mi chiedono se voglio parcheggiare la bicicletta...).

L'arrivo a Leon non e' mentalmente pesante come quello di Burgos ma ci sono un paio di salite e i quartieri periferici che inducono i piu' a contemplare il suicidio (peggio: pare ci sia pure chi ferma un taxi!).

Il piede manomesso mi ha fatto guadagnare il titolo di infermo quindi stanotte dormiro' nel letto basso (il galateo del cammino di solito costringe chi e' piu' giovaneo e forte a fornire nel letto di sopra, e spesso manca la scaletta per arrampicarsi in cima al castello). Tutto grasso che cola...

La cattedrale di Leon e' un gioiello di pietra e luce. Peccato che in Spagna abbiano questa fissa per gli scranni del coro a meta' navata che distruggono la prospettiva.









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