giovedì 6 settembre 2012

Azofra, il paradiso del pellegrino.

Se Azofra e' un paese io posso andare a fare il modello per Abercrombie & Fitch.

Azofra e' un buco di posto, una macchia di inchiostro su una mappa, una strada con delle brutte senza intonaco che spuntano su entrambi i lati.

Se qualcuno volesse girare una nuova versione di Mezzogiorno di fuoco lo farebbe ad Azofra. E non si dovrebbe nemmeno portare quelle palle di rovi che rotolano avvolte nella polvere, sono sicuro che ci sono, le tengono nascoste da qualche parte.

Azofra, pero', e' il paradiso del pellegrino, con il suo albergue da 60 posti in camere doppie. Camere, vabbe'... Diciamo cubicoli... Di compensato. Un lusso improvviso che stordisce, come la grande cucina comune (al solito, del tutto sguarnita, ma per 7 euro a notte che pretendete?) e il giardino in cui lavare, stendere, chiacchierare, organizzare grandi cene comuni.

Domani non saremo così fortunati.





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