sabato 9 ottobre 2010

Pazienza

Ieri sera.

- Bibo, scusa: devo finire un lavoro in ufficio. Ti spiace se arrivo fra tre quarti d'ora?
- Tranquillo, Lucifero. Finisci pure quello che devi fare. Avevo così tanta voglia di vederti che sono già in strada ma non è un problema. Magari pedalo ancora un po' per scaldarmi. E poi mi accampo davanti alla tua porta finché non arrivi. Ma poi arrivi, vero?

Un'ora più tardi.

- Pronto, chi parla? Ciao, AmicaB, che bello sentirti. Io sto bene, grazie. E tu? Cosa sto facendo? Beh, in verità, io e Lucifero siamo appena entrati in casa. Abbiamo tirato fuori dal freezer una montagna di pizze surgelate e ci prepariamo per una serata a base di film, coccole e cibo spazzatura sotto le coperte. Tu che fai? Ah, capisco... Sei sola... Tuo marito è via... Hai finito il latte per la bambina... Capisco, figurati, certo... Tranquilla: ho gia messo via le pizze. Non ti preoccupare. Non importa se abiti dall'altra parte della città. Compro il latte e te lo porto. Ma noooo, figurati se Lucifero si arrabbia. Arrivo subito.
- AmicaB?
- Già...
- Devi andare?
- Sì, ma torno presto.
- Ti accompagno.
- Sei un grande!

Parecchio più tardi

- Allora? Che ne pensi? Lo so: la serata non è venuta proprio come volevamo. Quando siamo tornati, avevamo così tanta fame che ci siamo divorati le pizze senza nemmeno godercele. Ma adesso siamo qui sul divano, stretti stretti, e guarda... Dimmi tu se Peter Sellers non è un mostro di bravura.
- Zzzzz.
- Lucifero?
- Zzzzzzzzz...
- Ma come? Dormi? C'è il Dottor Stranamore, il capolavoro immortale di Stanley Kubrick e tu dormi? Vabbè. Ho capito: sei stanco. Stringimi forte. Ce lo vediamo un'altra volta. Quasi quasi chiudo gli occhi pure io.
- Zzzzz.
- Zzzzz.

Questa mattina.

- Yawn, che ore sono?
- Le cinque.
- Vai a correre?
- Sì.
- Mi alzo. Facciamo colazione insieme.
- No... Ti prego... Continua a dormire. Già mi sento abbastanza in colpa per ieri sera. Ci vediamo dopo. Non voglio che perdi il sonno per colpa mia...
...
- Ehm, Lucifero?
- Sì, Bibolotto?
- Non odiarmi. Scusa... Non è che ti potresti alzare solo per un attimo? Solo per venire a chiudere la porta? Sei proprio un tesoro. Grazie. Rimettiti a dormire. Hai ragione: ci vuole un sacco di pazienza con me. Ti citofono quando torno, così mi riapri. Smak.

Qualche ora più tardi.

- Pronto, Super, come stai? Perché mi cercavi? Il FraStellino ti ha detto che andava a farsi un giro in bici ma è rimasto sul vago e tu hai pensato che l'avrebbe fatto con me? Certo che quello non sa tenersi un cecio in bocca. Comunque è vero: ci facciamo una pedalata lungo il Naviglio Grande fino ad Abbiategrasso. Come? Se puoi venire anche tu? Mah... Insomma... Veramente era una cosa tra maschi. E poi già quel cancello con cui va in giro lui ci rallenterà parecchio: manca solo che vieni anche tu con quella specie di poltrona a pedali. Poi avrai sicuramente dell'altro da fare. Ma sei sicura? Allora va bene. Noooo che non disturbi... Figurati: è un piacere. Ci vediamo tra dieci minuti.

All'imbrunire, in mezzo alla campagna lombarda.

- Aspetta, aspetta. Fermati.
- Che c'è? Sei rimasta incastrata nella catena col trench? Ma come ti sei vestita? Non avevi capito che andavamo in campagna?
- Il FraStellino è rimasto indietro.
- Ohibò, FraStellino, che succede? Come mai non sei più in sella? Hai forato? Stai male? Cosa?!? Hai visto un cartello vendita formaggi freschi e adesso vuoi entrare in questa cascina dimenticata da Dio e dagli uomini? Ma non dovevamo fare un po' di sport, una cosa da maschi, roba seria? Non bastava tua sorella che ci rallenta come un gatto nero attaccato ai maroni? Adesso devi anche fare il filantropo e risanare il pil nelle zone rurali? No, grazie, sarà sicuramente buonissimo ma non voglio un pezzo di taleggio. E nemmeno del gorgonzola. Sì, lo so che mi piace da morire, ma non lo voglio. Possiamo andare? Anche il tomino? E un quintale di salame? E quei così lì cosa sono? Ma che hai? Devi riempire la dispensa? Giù le mani dai biscotti, non ci pensare nemmeno. Come sarebbe a dire che vi dovete sedere a far merenda con lo yogurt? Va bene. Non importa. L'importante è passare un po' di tempo insieme. Già che ci siete, fatemene assaggiare un cucchiaio. Però! Buono...

Morale (ammesso che debba essercene una per forza): per far funzionare i rapporti umani basta un po' di pazienza (verso gli amici, i fratelli, i fidanzati, i matti scombinati che corrono sulla Statale dei Giovi prima del che sorga il sole).

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Distanza:33,070 km
Tempo:2 45' 00''
Velocità media:12,03 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:1.465,993
km corsi negli ultimi 12 mesi:3.034,960

10 commenti:

  1. Bibolotto ?
    Sei decisamente un uomo paziente.
    Mau

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  2. Sante parole... e santa pazienza!
    Ma non dovevi venire dalle parti di Lecco?

    p.s. sappi, comunque, che il FraStellino ha tutta la mia solidarietà. Secondo me è mooooolto più salutare il suo modo di intendere la scampagnata che il tuo, ecco. L'ho detto.

    p.p.s. comunque siete davvero molto carini tu e Lucifero come co... ehm, sì, insomma come fid..., couff couff, vabbè: qualunque cosa voi siate ;-)

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  3. si si. aspettative zero, cogliere gli aspetti positivi e via. a riuscirci sempre sarei a cavallo!
    o in bici. alla bersagliera però. hoooohoppppp!

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  4. Barone: Avevamo poco tempo a disposizione e abbiamo ripiegato. Non commento i ps e pps.

    Oscar: Non all'amazzone?

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  5. ci vuole pazienza anche per leggere questo lungo post :P

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  6. Scusa, Blacky, non volevo abusare della tua pazienza. Ma tu sei un santo, no?

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