sabato 2 ottobre 2010

Gli amici degli ex e gli ex degli amici

Siamo animali sociali. Ci piace vivere in branco. Ci piace avere accanto delle persone e costruire delle relazioni. Il clan, la famiglia, il gruppo di amici, i compagni di viaggio, quelli con cui ci diciamo soltanto buongiorno e buonasera e quelli con cui ci spingiamo un poco più in là...

Quando il mio insegnante di diritto pubblico voleva spiegare qualcosa di leggermente complesso andava alla lavagna e cominciava a dire: Ci sono Tizio, Caio e Sempronio.
Tizio, Caio e Sempronio sono molto amici.
Tizio e Mevio stanno insieme da una vita. Caio e Filano da qualche anno. Sempronio e Calpurnio da una decina di mesi. Tutti e sei si frequentano piuttosto assiduamente.
Un bel giorno (per qualche misteriosa ragione gli esempi del mio professore non contemplavano mai giorni brutti o parecchio sfigati), Filano decide di lasciare Caio (per l'appunto: a me sembra un giorno tutt'altro che bello). Perché lo faccia non è rilevante. Non avete voluto sapere perché stessero insieme quindi non vi racconto nemmeno per quale ragione sia finita (certe volte la riservatezza di questo vecchio avvocato genovese sconfinava nel patologico).
Tizio, Mevio e Sempronio corrono subito da Caio perché è così che ci si comporta in queste occasioni.

Calpurnio, invece, preferisce restare in disparte. Un po' perché si sentirebbe di troppo, un po' perché, almeno fino a questo momento, non ha mai fatto distinzioni tra Tizio, Caio, Mevio e Filano. Per lui sono tutti amici di Sempronio, e non vede perché dovrebbe considerarli diversamente. Quello che è successo tra Caio e Filano, in fin dei conti, riguarda loro due soltanto.
Arriva la sera e Calpurnio chiede a Sempronio notizie di Caio. Dopo essere stato ragguagliato, domanda come stia Filano. "Filano? E chi lo sa? Noi siamo gli amici di Caio. A lui penseranno i suoi amici".

Siamo animali sociali. Ci piace vivere in branco. Ci piace avere accanto delle persone e costruire delle relazioni. Piacere, mi chiamo Calpurnio. In passato sono stato Filano e un domani, ma spero proprio di no, potrei anche diventare Sempronio. Suppongo che ciascuno di noi abbia le sue idee in materia di rapporti con gli ex (le mie sono piuttosto chiare: se pensavi di passare tutta la vita con qualcuno e poi la vita ti ha giocato un brutto tiro non per questo devi far finta che l'altro non sia mai esistito). E per quanto riguarda gli amici degli ex o gli ex degli amici? Possibile che non esista un galateo condiviso in materia? Deve essere proprio una giungla in cui ciascuno fa come gli pare? Non potremmo metterci tutti finalmente d'accordo? Non potremmo decidere che ogni volta che una coppia scoppia la situazione è già abbastanza complicata di suo, senza bisogno che tutte le altre persone coinvolte comincino a schierarsi e a prendere posizione? C'è davvero qualcosa di così tremendo nel voler continuare a frequentare gli amici del proprio ex o gli ex dei propri amici?
Visualizzazione ingrandita della mappa
Distanza:30,440 km
Tempo:2 24' 00''
Velocità media:12,68 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:1.437,154
km corsi negli ultimi 12 mesi:3.017,465

21 commenti:

  1. Sei riuscito a fare un esempio perfetto!
    Veramente molto bravo. Ti dirò. Io quella cosa della spartizioni degli amici... Un pezzo della propria anima è un pezzo della propria anima.
    Mau

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  2. Tanto più che gli schieramenti non aiutano a rasserenare gli animi...

    Tremendo, Mau: sei riuscito a commentare tre secondi dopo che ho aggiornato il post!!!!

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  3. No, non credo possa esistere un galateo condiviso perchè ogni rapporto, ogni gruppo di amici, ogni coppia è diverso dagli altri, così come sono diverse le singole persone e le singole situazioni: dipende da molti, troppi, fattori. Se, per esempio, il rapporto di coppia è nato al'interno di un gruppo di amici già consolidato, è giusto non prendere posizione e non tagliare fuori nessuno. Nei casi come il tuo, invece, è più facile che il gruppo faccia quadrato verso l'amico, escludendo chi se ne è andato reo di averlo ferito (dipende anche qui poi da come si è comportato verso l'ex fidanzato, se da vero bastardo o meno...). Quello però che ritengo in ogni caso giusto fare, è rispettare le scelte di ciascuno, sia di chi preferisce tagliare i ponti, sia di chi preferisce mantenere i rapporti, senza che l'uno cerchi di imporre la propria volontà sull'altro. Ed in un gruppo di amici, purtroppo, questo non sempre accade.

    p.s. sul rapporto con i propri ex sai già come la penso, ne abbiamo già parlato.

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  4. Io voglio sapere perché Caio e Filano stavano insieme.
    Questo aprirebbe svariate ipotesi: per interesse di C o di F? Se l'approfittatore fosse C e per la proprietà transitiva (la stessa secondo la quale per qualche tempo l'odore di cacca che usciva dalla bocca della Moric era lo stesso che usciva dal culo di Mora) che chi si assomiglia si piglia ache T e S sono esseri che si accompagnano per interesse?
    F ha finito i soldi? allora è giusto che C lo molli. Insomma se vuoi dare un parere devi conoscere tutti i lati della figura geometrica.

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  5. Io taglio direttamente la testa al toro e rimango amico anche con gli ex.
    Voglio dire, sarà un inguaribile romantico, ma mi piace pensare che qualcosa di bello ci sia anche se il rapporto finisce.

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  6. Barone: Ipotizziamo una "separazione non consensuale ma senza addebito". Dici che in questo caso non è possibile restare neutrali?

    Macsi: C e F stavano insieme perchè si volevano bene. Se S si accompagna per interesse con me casca male, anzi malissimo.

    Lord: Mi sei andato fuori tema. Qui si parla degli ex altrui e degli amici degli ex. Sei riuscito a tenere i rapporti con gli amici di Giulio o fanno finta di non conoscerti?

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  7. "Si volevano bene" e basta?
    Mi spiace non mi interessa.
    Ecco perchè non riuscivo a raccapezzarmi nei grafici: ci sono due C Caio e Calpurnio. Ora tutto ha un senso.
    Magari S vede lontano. :-)

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  8. A me le cose sono andate più o meno così. Gli amici di un mio ex hanno "mollato" lui e sono diventati gli amici miei. Vabbè, diciamo che non è che già di partenza gli volessero troppo bene e io partivo nettamente favorito nella corsa delle preferenze.

    Poi c'è la storia recente, decisamente più matura. E degli amicid i quest'altro di ex, più nessuna traccia (a parte uno, che si manifesta sporadicamente su FB). e ti dirò che in questo caso qualcosa me l'aspettavo. A partire magari da un semplice "mi spiace che vi siate mollati". E invece niente. E considerando che sono persone che ho frquentato per 4 anni, ammetto che la cosa un pò mi è dispiaciuta....

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  9. Ma certo che è possibile, è sempre possibile!
    Forse prima sono stato troppo contorto, ma volevo solo dire che è impossibile stabilire un "comportamento generale" come chiedevi tu nel post, perchè le variabili sono numerosissime. Ognuno si deve comportare come meglio crede, e gli altri del gruppo devono rispettare le scelte altrui, questo volevo dire: in sostanza, se vuoi restare amico di F devi farlo, senza che nessuno abbia da sindacare alcunchè; allo stesso tempo, però, tu non chiedere a chi non se la sente, per "spirito corporativo" o altro, di fare come te.

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  10. cioè, e tu riuscivi a capirci qualcosa di diritto pubblico???!!!!

    io sono per le grandi ammucchiate: l'amicizia resta se vale, anche se deve trovare un modo un po' diverso per resistere. generalmente non si può uscire tutti in gruppo come accadeva prima. magari, per esempio, io ci ho messo anni a farmi stare simpatico il tuo ragazzo, e tu me l'hai imposto fregandotene altamente (o facendo finta che era ovvio che mi stesse simpatico), alla fine mi diventa simpatico veramente, poi tu lo pianti, e mo me lo vuoi togliere? he no, non si fa così. ecco io mi oppongo. ma non sempre mi riesce.
    e comunque io avevo sempre il buon sesterzio. dove l'hai messo sesterzio?

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  11. Macsi: Non mi cogli le nuances: sono C di colori diversi.

    Max: Benvenuto! A me è capitato il secondo caso. Tutti evaporati tranne uno. Gran bravo ragazzo.

    Barone: Mi sto relazionando con entrambi in regime di par condicio. Forse la questione mi tocca tanto perchè ci sono passato. Basterebbe un galateo per tutti i casi di "morte naturale" in cui non ci sono botte, corna, insulti nè accanimento contro golf e magliette lasciati negli armadi altrui.

    Oscar: Le ammucchiate mi lasciano sempre un filo confuso perchè non capisco mai cosa appartenga a chi. Sesterzio? Questo mi è nuovo. Comunque ci mancava solo un altra S per mandare Macsi in confusione.

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  12. non ho esperienza diretta, però credo che non ci possa essere una regola generalizzabile

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. No, ovvio che mi salutano.
    Era implicito nella risposta.
    Io vado daccordo con lui e quindi gli latri vanno daccordo con me.
    Siamo tutti una grande famiglia insomma.

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  15. Guarda, IT, tu sì che mi capisci! Ero rimasto che era una L, ho fatto finta di niente alla S per farvi credere di essere uomo di mondo ma in realtà stavo già facendomi un sacco di viaggi.

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  16. Lord: Peccato che viviamo così lontani altrimenti ti avrei fatto una corte spietata.

    Macsi: La S è una L e la seconda C è una B. Nessun cambiamento.

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  17. Sì, come no, la S è una L e la 38 è la nuova 40.

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  18. Io mi so un po' perso con tutte ste lettere... Ma non li potevi chiamare Marco, Andrea, ecc?? E magari dargli anche delle facce, uno se li ricorda meglio...

    Comunque io sono dell'opinione che dipende dalle persone: se l'ex di un amico o l'amico di un ex mi interessano, ci rimango amico. Altrimenti no.

    Come si fa a stabilire una regola generale It?

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  19. Macsi: L è una XL

    Enrico*: La regola generale potrebbe essere "solo perchè non state più insieme non vuol dire che ti tolgo il saluto quando ti incontro per strada".

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  20. Quella direi che sì, potrebbe valere come regola generale.

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  21. Intanto complimenti, itboy.

    Un articolo davvero ben scritto e con tematiche interessanti, altro che quelle minchiate sulle scarpe verde marziano che sembra che hai schiacciato una rana trans o le fasulle descrizioni dei km percorsi che tanto lo sanno tutti che sei un obeso sedentario che tra un po' ci vuole la gru per farti alzare, come il ciccione americano che era rimasto incastrato in casa (ma questo è un altro discorso).

    eheheh. Ok, se non dicevo le mie idiozie non potevo andare a dormire sereno stasera :))

    Scherzi a parte, mi è piaciuto davvero tanto quello che hai scritto. Io direi che si potrebbe tagliare la testa al toro dicendo che si deve distinguere tra gli amici del tuo ex e gli amici tuoi.
    Se gli amici del tuo ex dopo un po' smettono di essere amici del tuo ex e diventano semplicemente "amici", allora ti comporti come con gli amici. Se anche dopo anni sono ancora gli amici del tuo ex (o gli ex dei tuoi amici) allora ti comporterai come ti comporti con quelli che non sono amici tuoi.

    Finora comunque si è evitato il nodo centrale: tutte queste dinamiche sorgono in relazione al tuo amico: se avverte il tuo frequentare il suo ex come un'ingiuria rivolta a lui, allora ci vuole una bella chiacchierata approfondita, perché magari ha il dubbio che ora il suo ex ti sta più simpatico e ti è più amico di lui e ha preso il suo posto nel tuo cuore. E magari ha pure ragione.

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