Fu così che una mattina di settembre mi ritrovai all'Ente Nazionale Sordomuti con una dozzina di ragazzi non meno etero, retrogradi e fascistelli di quelli che avrei incontrato in caserma (a riprova che l'idiozia è equamente distribuita sul territorio) ma con i quali -almeno- non avrei dovuto condividere la doccia. Ad accoglierci Monica, interprete di LIS (lingua italiana dei segni: già, perché la lingua dei segni non è una specie di esperanto per sordi ma cambia da nazione a nazione) e nostro supervisore per i successivi dodici mesi. Ricordo che prima ancora di assegnarci i vari compiti, cercò di spiegarci come il nostro mondo di udenti fosse fatto di infinite sfumature (nel tono della voce, nella scelta delle parole, nel modo di costruire le frasi) mentre quello in cui stavamo entrando era semplice e diretto perché non c'è modo di rendere un segno più bello, morbido, romantico o educato: un segno è un segno, al massimo puoi cambiare il colore dello smalto sulle unghie.
Semplice e diretto, come quel ragazzo del Triangolo Silenzioso, il gruppo gay dell'ENS, che un giorno disse a un mio compagno, praticamente col megafono (notizia flash: solo perché non sentono non significa che non riescano a parlare), che sarebbe stato molto contento di scoparselo lì sul posto. E a leggerlo sembra un approccio un po' rude, ma vi assicuro che a sentirlo sembrava quasi romantico. Sono rimasto in quell'ufficio per un anno e ho continuato a frequentarlo per altri tre. Poi i rapporti si sono allentati e non ci sono più tornato. Mea culpa. Ogni tanto mi capita di pensare che sarebbe bello poter dire le cose che uno pensa con quella stessa schiettezza, senza troppi filtri e barriere. Un po' come scappa a lui verso la fine del videomessaggio per il suo ragazzo.
Distanza: | 21,327 km | |
Tempo: | 1 35' 00'' | |
Velocità media: | 13,47 km/h |
km corsi negli ultimi 6 mesi: | 1.487,568 | |
km corsi negli ultimi 12 mesi: | 3.051,645 |