sabato 31 gennaio 2009

Doppio orgasmo

Ogni tanto mi torna in mente quella scena di Ritorno al futuro. No, non quella con George McFly che dice Ehi tu, porco, levale le mani di dosso. L'altra, quella alla fine del terzo episodio, quando Needles sfida Marty a una gara di velocità e lui inserisce la retromarcia invece di accettare. Ecco, io di solito faccio la stessa cosa (chè so' codardo dentro). Però, se la sfida è divertente e non rischio di farmi troppo male, la tentazione è troppo forte e mi butto. Il perfido Cooper mi ha dato appuntamento alla fiera di Rho (come a dire, un po' dopo Casadidio e subito prima di Inculoailupi, con un sacco di camion e senza marciapiedi). Io di corsa e lui in macchina. Del pulzello nessuna traccia (e poi sarei io il bidonaro...). In compenso, c'erano le torri storte di Perrault: puro orgasmo, anche col cielo grigio.

PS1 Il backmasking del secondo video è degno dei Black Sabbath.
PS2 Grazie, Martina: da oggi in poi, il Chocobanana del Sand sarà il mio energy drink ufficiale (ma come sto messo?).
PS3 Viola andata. Verde ritorno (così Super smette di chiedermelo).


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Distanza:
25,270 km
Tempo:
2 06' 00''
Velocità media:
12,03 km/h

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2.320,753

giovedì 29 gennaio 2009

Questione di chimica

Sono un abitudinario, non mi giudicate, siete come me. Da che mi ricordo, uso sempre lo stesso dentifricio. Non faccio il nome perché non sta bene reclamizzare un prodotto se nessuno ti paga per farlo. Diciamo che è quello con la scatola rossa e la scritta bianca: l'anticarie al gusto di menta, quello dei soldati americani subito dopo la guerra. È un classico: mi sono documentato, esiste dal 1873. Costa poco (argomento al quale sono sempre sensibile) e ti lascia in bocca quella piacevole sensazione di fresco: un misto di ghiacciolo, caramella balsamica, arbre magique e disinfettante per pavimenti. Quando ero piccolo, il tubetto era di latta leggera. Così leggera che bisognava stare attenti a non spremerlo troppo o si apriva sui bordi e colava sul lavandino. Per evitare sprechi e rotture, c'era un apposito attrezzo, a forma di scacciapensieri. Si inseriva in fondo alla confezione e si arrotolava un po' per volta. Oggi il tubetto è in plastica morbida e potete schiacciarlo finché volete perché non si rompe mai e torna subito in forma. Praticamente, è il prodotto perfetto. Da qualche tempo, però, nel supermercato vicino casa non si trova più. Il suo posto sullo scaffale è tristemente vuoto. Una desolazione che ti stringe il cuore. Ho dovuto ripiegare su quello della foto: il dentifricio glitterato. Ora ditemi, esiste il premio nobel per la chimica gay? E come era fatto il laboratorio in cui l’hanno sviluppato? Palla di specchi sul soffitto, Britney in sottofondo e camici con revers tempestati di pallettes? E soprattutto, a che servono questi quadratini bianchi in mezzo al gel verde e come fanno a metterceli?


Distanza:
21,973 km
Tempo:
1 35' 00''
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13,88 km/h

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martedì 27 gennaio 2009

Memento


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento
perché rubacchiavano

Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto
perché mi stavano antipatici

Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato
perché mi erano fastidiosi

Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente
perché non ero comunista

Un giorno vennero a prendere me
e non c'era rimasto nessuno a protestare

Di questa poesia esistono diverse versioni. Scegliete quella che preferite. Oggi è il giorno della memoria. La Comunità ebraica di Milano e il Comitato Permanente Antifascista hanno organizzato un’incontro per questa sera nella Sala della Provincia. Io domani andrò al Dal Verme per ascoltare gli ultimi sopravvissuti.
Distanza:
21,923 km
Tempo:
1 35' 00''
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13,85 km/h

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domenica 25 gennaio 2009

Milano, esterno notte

Notte. Freddo. Fame. Nessuna voglia di tornare a casa. Parcheggiamo e ci infiliamo di corsa sotto il baracchino di Viale Argonne. Odore di carne bruciata. Profumo di 'nduja. Cipolla che sfrigola. Una foresta di condimenti e salumi. "Tre completi, grazie". Le signore sono arrivate dalla Calabrifornia un secolo fa. Fanno panini tutta la notte. A Milano sono un'istituzione. Nessuno conosce il nome del chiosco. Ognuno lo chiama in un modo diverso: le vecchie, le sciure, da Thelma e Luise... Il completo prevede peperoni, cipolle, fontina, rucola, salsa piccante, salamella, hamburger o salsiccia. IlFraStellino si volta e ci chiede "Arabo o francese?". Come sempre, accompagna la domanda con un paio di gesti osceni che fanno parte del rito. I panini sono pronti in cinque minuti. Belli. Caldi. Giganteschi. Ci rifugiamo in macchina perché fuori si gela. Parliamo. Mangiamo. Parliamo. Super tiene una concione sulla tutela della privacy (potrò scrivere che l’ha fatto o commetto un reato?). Ho le gambe che sbattono contro il cruscotto, la cintura è allacciata, guardo fisso davanti a me e sento la sua voce alle mie spalle. IlFraStellino guida in direzione dell’ovile. Ci fermiamo sul passo carraio e realizzo che le serate più belle le ho passate così, in macchina, seduto a parlare di quello che mi passava per la testa. Con la radio accesa in sottofondo e quattro pezzi di metallo a proteggermi dal mondo. "Perché gli architetti non mettono delle macchine in soggiorno?". Lo dico ad alta voce. Nessuno risponde, ma so che hanno capito.


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Distanza:
22,410 km
Tempo:
1 57' 00''
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giovedì 22 gennaio 2009

And the winner is...

Ci sono giornate che iniziano male ma poi migliorano. Dopo qualche settimana di tregua, oggi è tornata l'insonnia. Visto che ormai ho capito come funziona, non ho opposto resistenza. Alle 4 mi sono alzato, ho infilato i vestiti e ho ingurgitato la solita razione di latte e cornflakes guardando l'ultima puntata di Brothers&Sisters (ormai è ufficiale: io amo Nora Walker e la sua famiglia). Alle sei e mezza ero già in strada che pedalavo, ma solo dopo la serissima inchiesta della CNN sul guardaroba di Michelle Obama, del suo insigne marito e delle first daughters (roba da far impallidire Woodward e Bernstein coi loro articoletti sul Watergate). Poi, mi sono fatto una mezza. Speravo di stramazzare al suolo, e invece no. Alla fine, ero talmente vispo e allerta che non mi sono perso una parola della presentazione di Super sul diversity management (argomento interessante, ma dopo cinquanta minuti cominci a desiderare che qualcuno ti infili un ago incandescente nel bulbo oculare, così, tanto per vedere l'effetto che fa...). Nel frattempo, in borsa, il mio etf andava piuttosto male. Insomma, fino a mezzogiorno è stato un vero schifo. Ma come dice sempre Forrest, la vita è una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita. A me è capitato di indovinare il Lord Mimo Quiz (o almeno così pare).

No, dico, vi rendete conto? Posso scegliere il titolo del prossimo mimo! Che gli propongo? Fatemi controllare sul Mereghetti… Possibile che non esista un film (anche cecoslovacco va benissimo) che contenga le parole doccia, ananas, nutella, australopiteco e lapdance? Sono le prime che mi vengono in mente, ma lui ha talento e sono sicuro che saprebbe interpretarle meglio di Marcel Marceau. E se proponessi Sotto il vestito niente? Beh, sì, magari prima devo chiedere il permesso a Sir. Comunque, visto che non sono l'unico estimatore di questo grande gioco (vero Enrico*?), si accettano suggerimenti. Mandatemeli su posta calda a itboy_76 chiocciola e quel che segue (prima o poi la controllo, giuro).

Distanza:
21,912 km
Tempo:
1 35' 00''
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13,84 km/h

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martedì 20 gennaio 2009

Do not disturb

Nella mia lista degli elettrodomestici inutili, il cellulare occupa una delle prime posizioni, insieme alla piastra stiracapelli, il forno a microonde, la macchina per fare lo yogurt e lo scacciaroditori a vibrazione. Intendiamoci, il cellulare è uno strumento comodissimo, se vi chiamate Gordon Gekko e dovete gestire qualche losco affare dalla vostra villa con spiaggia privata negli Hamptons (1) (2). Oppure se avete bisogno di coltivare una discreta relazione extraconiugale (come fa mio padre). O, ancora, se avvertite il bisogno di chiamare qualcuno, magari il 118, dopo aver abbattuto il guardrail ed essere rotolati con la macchina in fondo a una scarpata (mi è capitato e -lo ammetto- quella volta ho molto apprezzato le potenzialità del mezzo). In tutti gli altri casi (o quasi) il cellulare non fa per me. Ce l'ho, ma è quasi sempre spento oppure in modalità silenziosa. E quando esco, di solito lo lascio a casa, un po' per scelta, un po' perché a furia di non usarlo non so mai dove cercarlo (di solito sta per terra, sotto una pila di vestiti sporchi). Tutto questo preambolo per commentare il fatto del giorno. I ragazzi della dotcom mi hanno consegnato un cellulare aziendale: "così possiamo rintracciarti". Illusi! Io questo Nokia minuscolo non lo voglio, odio già i suoi tastini in metallo, le suonerie sceme, lo schermo a colori e la telecamera per girare filmini osceni nei bagni delle discoteche. Resterà acceso solo per un paio di settimane, giusto per comunicare a tutti gli interessati che non devono nemmeno pensare di braccarmi. Se proprio vogliono dirmi qualcosa, c'è l'e-mail.
Distanza:
21,908 km
Tempo:
1 35' 00''
Velocità media:
13,84 km/h

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1.421,849
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2.256,709

martedì 13 gennaio 2009

Ognuno ha le sue perversioni

Magari questa volta riesco a non farmi troppo male... Sono l'unico che si è già iscritto?

Distanza:
21,452 km
Tempo:
1 35' 00''
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13,55 km/h

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1.393,274
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2.221,431

sabato 10 gennaio 2009

Escort anch'io!

Oggi ero a pranzo con Barbarina quando ho avuto l'illuminazione. Il vostro uomo è partito per una crociera a Dubai lasciandovi sotto la neve di Milano? Vostro marito vi trascura? Siete stanche di speed-date e appuntamenti al buio? Vi piacerebbe andare in giro per mostre e locali senza subire l'attenzione di personaggi improbabili? Chiamatemi, scrivetemi, mandatemi un piccione viaggiatore. Ho finalmente trovato la mia vocazione: da grande voglio fare l’escort. In fin dei conti, mi sono preparato per anni (avere tante amiche aiuta). So ascoltare, riesco a parlare di cose che non hanno a che fare col calcio, non mi metto le dita nel naso, non faccio strani rumori mentre mangio la minestra, mi accorgo quando cambiate pettinatura e non perdo la pazienza nemmeno dopo sei ore di shopping compulsivo. All'occorrenza, riesco pure a tacere. Mi offro per pranzi, cene, matrimoni, funerali, vernici, cinema, musei e tutte quelle occasioni in cui viene utile un accompagnatore. Niente sesso perché a letto sono una frana e con la formula "soddisfatte o rimborsate" mi mandereste subito in rovina. Sul prezzo ci mettiamo d’accordo. Non ho ancora deciso sulla clientela maschile... e se poi mi innamoro?

Per la cronaca, abbiamo pranzato da il cucchiaio di legno che non è proprio un ristorante, ma un negozio con cucina in Via Ponte Vetero. Pareti scure, atmosfera tranquilla, belle luci, attrezzi, utensili e cibi in mostra. Le sedie di Plinio il giovane sono un mito. Barbarina ha preso il pollo fritto con insalatina verde e maionese di mango (13 euro), io una stupenda tartare di filetto con insalatina e crostini (14 euro). La macedonia era sontuosa, la glassa sul panettone forse faceva un po’ troppo colomba. Per due ore ci hanno trattato come dei re. Ve lo consiglio.

PS: non è straordinario che questo film e la macchina siano usciti nello stesso anno?


Distanza:
15,028 km
Tempo:
1 00' 00''
Velocità media:
15,03 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.386,255
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.209,979

giovedì 8 gennaio 2009

Itboy e lo stato delle cose


Visto che non ho il suo fisico e nemmeno la sua verve, forse è arrivato il momento di fare la barba. Per chi ancora non lo conoscesse, questo è l'originale...


Qual è il vostro stato delle cose? Avanti, non fate i timidi, mandatemi la vostra versione della Sacra Icona. Le migliori (cioè tutte) verranno pubblicate. E ricordate che il plagio è la forma più sincera di ammirazione!

Il solito enorme grazie a Super e al suo gingillo fotografico.

Distanza:
18,325 km
Tempo:
1 22' 00''
Velocità media:
13,41 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.395,268
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.214,936

martedì 6 gennaio 2009

1985

13 gennaio 1985. Dove vi trovavate quella mattina? Io ero al Buzzi, l'Ospedale dei bambini, con una dodicenne ninfomane e un piccolo rom dal nome esotico (purtroppo l'ho dimenticato, ricordo solo che era figlio di giostrai, che aveva uno stuolo di sorelle e che conosceva un sacco di giochi... a nove anni il resto non conta). Ricoverato dal giorno del mio compleanno per una sospetta appendicite barra sospetta occlusione intestinale barra sospettiamo che abbia qualcosa ma non sappiamo cosa quindi aspettiamo a operarlo (e questo dovrebbe spiegare il mio pessimo rapporto sia con la medicina che con i genetliaci), quella mattina ho aperto gli occhi su una città coperta di neve. La nevicata dell'ottantacinque. Quella delle scuole chiuse, del palasport crollato e dei carciofi a 350 lire al chilo. Un evento storico. Il cataclisma che segnò una generazione e che i miei fratelli celebrarono nei fossati del Castello Sforzesco trasformando i sacchi della spazzatura in slittini da competizione. La perturbazione più bella del secolo era là, a portata di mano, e noi, piccoli reclusi in balia di adulti con la fobia delle correnti e dei raffreddori, non potevamo nemmeno aprire una finestra e annusarla un po'.

E dove eravate questa mattina? Io camminavo sotto la neve, con le scarpe di tela e senza giacca. E avevo di nuovo nove anni, perché certi traumi non si superano mai... E la città era bellissima, bianca, silenziosa, irreale.

Distanza:
18,195 km
Tempo:
1 22' 00''
Velocità media:
13,31 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.376,943
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.196,611

domenica 4 gennaio 2009

La sicurezza degli oggetti

Siccome non riesco a mettere ordine nella mia vita, ho deciso di fare un po' d'ordine fra le mie cose. È l'OPERAZIONE FUORI TUTTO: tutto ciò che non serve, che non è strettamente indispensabile, che non uso da anni, deve uscire da questa casa.

Ho cominciato dai libri, i miei preferiti, quelli in inglese e spagnolo, con le note a matita e le sottolineature leggere. Ieri ho preso i primi dieci e li ho portati al Libraccio. "Addio, bimbi miei adorati: mi piange il cuore a lasciarvi in questo posto desolato dove nessuno vi conosce e nessuno sa quello che abbiamo condiviso... Il commesso vi ha esaminato con cura, ha scritto una cifra risibile su un pezzo di carta e vi ha fatto sparire sotto al bancone. Addio". Quanto valgono i ricordi? Un euro al pezzo, un euro e mezzo se superano le cinquecento pagine.

Alla mia collezione di sneakers è capitata una sorte peggiore. Troppo logore per lo staccapanni, le ho infilate in un sacco nero. Il demone delle scarpe da ginnastica, la piccola Imelda che abita dentro di me, ha gridato con tutta la sua forza: "Non puoi. Sono bellissime. Avevi promesso di conservarle, di costruire per loro un tempio, un altare, una nicchia, o almeno una mensola. Dovevamo guardarle e ammirale ogni giorno, in memoria dei tempi che furono". "È vero, mia cara, hai ragione. Sai cosa facciamo? Adesso le mettiamo in posa e le fotografiamo. E smontiamo le scatole finché non diventano piatte, così entreranno per bene nel cassonetto della carta da riciclare".

Domani eliminerò qualcos'altro. Magari quella pila di vecchi jeans e magliette bucate che avevo tenuto per ridipingere casa. Oggi però è il mio compleanno e non voglio farmi troppo male. Anzi, visto che già troppa gente si è ricordata del triste evento, questo post lo rendo invisibile fino a lunedì pomeriggio (e guai a chi prova a farmi gli auguri).
PS1: Mi hanno regalato un biglietto del treno da Milano a Roma andata e ritorno in giornata il prossimo 8 gennaio. Io non penso di usarlo, se a qualcuno interessa lo vendo con lo sconto del 50% (purtroppo non si può cambiare).
PS2: Se per caso vi ho mai parlato di un qualche libro particolarmente bello e che vi piacerebbe avere, fatemi un fischio.
PS3: Un grazie a Super per la torta, la foto e tutto quello che c'è dietro (no comment sul regalo: tanto sappiamo entrambi che sei quasi una divinità gay).


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Distanza:
21,750 km
Tempo:
1 48' 00''
Velocità media:
12,08 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:
1.358,748
km corsi negli ultimi 12 mesi:
2.178,416



© itboy_76