sabato 16 ottobre 2010

Piccoli traguardi 2 / Sembrare normali

Domenica prossima dovrebbero essere tredicimila. Tredicimila chilometri da quando (bei tempi!) mi sono consumato le cartilagini in giro per Londra con Super. Tredicimila chilometri in otto anni: più di quanti ne abbia fatti la macchina di mia madre nello stesso periodo. Secondo i miei amici sono fuori come un balcone. Ma lo hanno sempre detto, quindi non mi dovrei preoccupare. Continueranno a sopportarmi qualunque cosa io faccia, altrimenti che amici sarebbero? E comunque, si vede che non conoscono il signore qui sopra.

56 anni, francese, ex consulente finanziario, nell'ultimo anno ha attraversato -di corsa- venticinque paesi dell'Unione Europea. Ventisettemila chilometri in tutto. Una media di settantaquattro chilometri al giorno. L'equivalente di seicentoquaranta maratone consecutive, trenta paia di Mizuno distrutte e il nuovo record del mondo. Serge Girard è uno che mi fa sembrare normale.

Piccoli traguardi 1
Visualizzazione ingrandita della mappa
Distanza:34,500 km
Tempo:2 46' 00''
Velocità media:12,47 km/h

km corsi negli ultimi 6 mesi:1.469,380
km corsi negli ultimi 12 mesi:3.048,647

6 commenti:

  1. Ma è una tua idea! Normale non lo sembrarai mai.
    :-)
    E credo sia un pregio.

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  2. IT, prenditi un attimo di pausa, guardati bene attorno, fai un po' di zapping sui canali televisivi, sfogliati un po' di pagine di quotidiani, saltella quà e là su siti internet, e poi...di grazia... rispondi a questa domanda: normale rispetto a chi??? Quale dovrebbe essere il termine di raffronto rispetto al concetto di "persona normale"?
    E comunque, anche se esistesse veramente la normalità, sarebbe solo sinonimo di banalità, noia, piattume, anonimità, mancanza di personlaità e spessore... no grazie, resta così come sei bello, che vai bene.

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  3. Serge Girard mi sembra un bel signore. Ma ha i denti gialli... O è la foto?

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  4. Enrico* l'igienista dentale :-p

    per dar sfoggio della mia normalità ti segnalo un errore nel post: hai invertito le cifre dei km percorsi negli ultimi 6/12 mesi

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  5. Macsi: Grazie. Credo sia un complimento.

    Barone: Nello specifico suppongo che la normalità sia non alzarsi alle 5 del sabato mattina e usare il motore a scoppio per andare dal punto A al punto B. La normalità esiste perchè esistono comportamenti più comuni di altri. Se scegli di vivere secondo la norma e nessuno te la impone che male c'è? Anzi, in un paese di gente che vuole emergere e distinguersi in stile Grande Fratello, i tipi della porta accanto, quelli anonimi e banali, mi sembrano piuttosto interessanti.

    Enrico*: Credo sia un po' la foto, un po' il colore naturale. Anche io vorrei un sorriso smagliante targato Richard Ginori ma la natura ha deciso diversamente. Il mio dentista dice che alcuni hanno denti bianchissimi ed altri no, dipende dai geni.

    BlackHole: Corretto.

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  6. Di male non c'è nulla, io stesso non ritengo di essere particolarmente eccentrico, o comunque al di là della norma, però credo che siano le particolarità (le "stranezze", se preferisci) di ciascuno di noi a distinguerci ed a renderci più (o meno) interessanti di altri. Personalmente credo che quella che viene chiamata normalità spesso sia solo banale routine, e che la diversità, la singolarità, la specificità sia la vera "norma" da ricercare e sia, per fortuna, propria di molti, anche se non di tutti.

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