venerdì 31 luglio 2015

Gernika/Lumo - Bilbao

A Guernica è l'inferno. Non è il '39, e non siamo sotto il fuoco della Condor, ma dal cielo ci piove addosso di tutto. Tuoni, lampi, fulmini e acqua. Tanta acqua. Acqua a secchi, a barili, a cisterne. Il sentiero che sale sulla montagna è un fiume che ruscella verso valle. E noi lo risaliamo come due salmoni felici, io e Ere.

Ci siamo incontrati poco dopo la quercia, l'albero sacro dei Baschi che non ricrescerà mai più, e abbiamo cominciato a parlare. Ogni tanto, il rumore dei tuoni si mangia le nostre parole. Il resto tempo, le parole coprono il suono delle cascatelle e degli schizzi di fango. Parliamo per ore, delle nostre vite e dei nostri desideri, senza limiti, senza filtri, senza pudori. Con la sincerità che si riserva solo agli amici più cari o agli sconosciuti incontrati per strada. Due fiumi in piena che dilagano in mezzo all'acqua e al fango.

Sei ore più tardi approdiamo a Lezama. "Conosci Eneko Atxa?". Ere mi guarda perplessa. "È il guru della cucina basca. Tre stelle Michelin. A due chilometri e mezzo da qui. Vieni?". È un'idea folle, e lei lo sa. Siamo sporchi e fradici. Estraggo il cellulare e prenoto. "Vieni?". Viene. "Oggi offro io. Tu invita a cena qualcuno tra qualche giorno. Facciamo partire una catena di Sant'Antonio".

Raggiungiamo il tempio della gastronomia. Sfiliamo le scarpe. Infiliamo i sandali. Entriamo. Sembriamo due mendicanti ma ci trattano come dei re. E no, non è solo perché paghiamo. È una questione di ospitalità.

Quattro ore più tardi, siamo di nuovo a Lezama. Siamo allegri e sorridenti. Gli altri hanno l'aria provata. Anzi, distrutta. Ci guardano come se fossimo matti. Abbiamo perso i posti all'ostello. Ma c'è anche un pizzico di invidia. Abbiamo fatto una cosa che loro non potranno mai raccontare.

Salutiamo tutti. Ho la sensazione che il tedeschino biondo vorrebbe venire con noi. Peccato che non sia ancora settembre. Ci arrampichiamo sul monte. Il cielo ci regala altra pioggia. Scendiamo a Bilbao. Entriamo in una pensione e prendiamo una camera insieme. 

Abbiamo parlato per sedici ore. Sappiamo cose molto intime l'uno dell'altra. Abbiamo gustato sapori che ricorderemo per sempre. E non conosciamo altro che i rispettivi nomi di battesimo. Domani mattina sarò il primo a partire. Non ci vedremo ma più. Certe volte è bello vivere solo al presente.

Croquetas melosas de jamón. Ensalada de foie, manzana y frutos rojos. Vieiras asadas y ...O

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