Premesso che i film bisognerebbe vederli in lingua originale
perché, ad esempio, Meryl Streep in versione italiana vorrei impiccarla mentre
in inglese mi lascia sempre senza fiato, ancora una volta mi trovo davanti
Michael Keaton e non capisco se sia un grande attore doppiato male o uno con più
fortuna che talento. Protagonista a parte (magari a qualcuno piace) ci sono due
ottimi motivi per vedere Birdman: il montaggio e la musica. Praticamente, il
film è un unico piano sequenza con la telecamera che corre su e giù per un teatro
di Broadway al ritmo di una batteria impazzita, una specie di Rumori fuori scena in versione Arca russa (ma meno divertente del primo e meno palloso del secondo). Da vedere, meglio se con un paio di caffè in
corpo e con una buona notte di sonno alle spalle.
Perfetta la parodia di Neil Patrick Harris domenica sera agli Oscar.
Nessun commento:
Posta un commento