Quanto ci hai messo a morire? Un istante. Un'alba coperta di nuvole. Due notti d'inferno e morfina. Quarantacinque giorni di cure palliative. Otto mesi da quando il cuore ha smesso di battere. Il tempo di crescere tre figli. Un matrimonio. Settantadue anni. Tutta una vita...
Un abbraccio... :-*
RispondiEliminaun enorme abbraccio...
RispondiEliminaun bacio grande.
RispondiEliminaLa Nonna
un abbraccio e un bacio grande, scusa se ti leggo solo ora.
RispondiEliminaVita...
RispondiEliminaDicono che si nasce e si muore soli e ho la sensazione che passiamo la vita a cercare di colmare questa sensazione di solitudine provata alla nascita, per poi averne certezza nel momento della dipartita.
Non ho la pretesa di sapere cosa provi in questo momento ma una cosa mi è chiara, tua madre, nonostante tutto, è stata tra i pochissimi fortunati ad aver sublimato quel senso di solitudine ancestrale di cui tutti siamo schiavi, perchè ha avuto te.
Leggendoti ho anche capito che, a suo modo(...un modo di merda!), ha anche cercato di dirtelo.
Sii orgoglioso di questo e vivi con fierezza il dolore che ti attraversa in questo momento, con la certezza che presto troverà un posto nel tuo cuore, non per nascondercisi, ma per diventare parte di tè e aiutarti a diventare un uomo ancora migliore.
Ti chiedo scusa per essere stato così invadente, è un po che ti leggo in silenzio e, a quest'ultimo post, non sono riuscito a star zitto...forse nel momento peggiore.
Condoglianze.
Un abbraccio.
Effe.
dura, dura, dura.
RispondiEliminaun abbraccio virtuale, ma sincero
...
RispondiEliminaArrivo ora, in ritardo.
RispondiEliminaTi abbraccio. Tanto.
Mau