Festa addio al
Dress code: qualcosa in testa.
Avrò esagerato?
Finale spettacolo! Qualcuno (non facciamo nomi) si è dimenticato di venirmi a prendere. Zaino in spalla: si cammina.
(stanotte Milano è un deserto)
Il Pórtico de la Gloria è la Cappella Sistina del romanico spagnolo. 830 figure scolpite nel quarzo e nel marmo che da anni sono sottoposte a un infinito restauro. Dallo scorso marzo è possibile salire sul ponteggio insieme a una guida e restarci per circa un'ora. Bisogna prenotarsi con un certo anticipo, ma ne vale la pena (purtroppo è vietato scattare fotografie: c'è il rischio che qualcuno cada, dicono).
Mezzanotte. Al Seminario Menor scatta il coprifuoco. Mi arrampico su per tre piani di scale e lei e là, sul pianerottolo, che sorride, incredula, strizzata nel suo completo nero aderente.
Astrid, la ciclista olandese con cui l'anno scorso ci siamo inseguiti da Bercianos fino a Santiago, l'ultima persona che ho incontrato prima di salire sul pullman per l'aeroporto, è qui. Dorme nel letto 2023. Io sono al 2002.
Ci abbracciamo. Scoppiamo a ridere come due quindicenni che hanno appena incontrato gli Uàn Dairécscion. Ci abbracciamo ancora. Parliamo fitto fitto. Ci eravamo promessi un caffè. Domani mattina faremo colazione insieme e ci racconteremo cosa è successo nell'ultimo anno.
Miracoli del Cammino. E sì: resto ateo e miscredente, ma per questo posto, e per le cose che vi succedono, nutro ormai una venerazione pagana.
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Aggiornamento delle 00:28. La Valchiria del letto 2003 sta russando come un trattore. Se le metto il cuscino sulla faccia e pongo fine alle sofferenze di tutti i presenti si può considerare eutanasia? O forse dovremmo chiedere a Santiago che ci pensi lui?
I tavoli per il ping pong notturno sono geniali. Adesso rotolo fino alla cama e domani mi tolgo l'ultimo sfizio.
Pellegrini incontrati alla partenza: 3.
Pellegrini incontrati sul Cammino: 0.
Pellegrini registrati in ostello: alcune centinaia (compreso l'autore del blog).
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Ieri la temperatura è scesa all'improvviso. Pare che il nord della Spagna sia stato flagellato dai temporali. Per fortuna non la Galizia. Per la prima volta ho dormito nel sacco a pelo (meglio così: non mi potrò lamentare di averlo portato).
Questa mattina c'era ancora un vento gelido. Pensavo di partire a razzo, per scaldarmi, ma c'è stato un fuori programma: il pellegrino OchoConCuatro. Per gli amici, Alejandro Gonzáles.
OchoConCuatro. Classe 1929. Nativo di Palencia. Residente a Madrid. Campesino non del tutto in pensione. Mi ha rivelato orgoglioso la sua età durante la colazione: "Ochenta y cuatro". E ha rafforzato il concetto disegnando i numeri con l'indice destro sul palmo della mano sinistra: "Ocho con cuatro!".
Due anni fa è partito per il suo primo Cammino: Madrid, Léon, Compostela. Il primo giorno si è perso. Il secondo giorno gli è andata meglio. Parecchie settimane dopo è arrivato alla meta, un po' stanco ma parecchio soddisfatto. Era la sua prima vacanza. La prima di tutta la vita.
Quest'anno è partito dai Pirenei. Non essendo pratico di discese si è massacrato i piedi prima di arrivare a Roncisvalle. Ciononostante, ha continuato fino a Léon. Poi, visto che da lì in avanti conosceva già la strada, ha preso un pullman per Ferrol e si è gettato anche lui nel Cammino Desconocido. Mezza tappa per volta, schiacciato sotto uno zaino da signore d'altri tempi (ieri sera ne ha estratto un pigiama blu perfettamente stirato) e appoggiandosi a due bacchette di metallo. "L'unico problema è che non ho le mani libere per tenere la torcia e al buio non ci vedo tanto bene...".
E così eccoci in marcia sotto un cielo nero trapunto di stelle. Io a far luce e lui a raccontare di campi e trattori, dei figli inurbati, di internet e GPS (che no ha e non sa usare ma gli piacerebbe). Per l'occasione ho raccolto uno dei bastoni che Beniño, l'hospitalero di Bruma, lascia accanto alla porta per chi parte e ho avuto la conferma che camminare con una trave di legno al seguito è molto stiloso ma del tutto inutile.
Ci siamo separati qualche ora dopo. Una maschia stretta di mano e buen camino, ognuno con suo passo.
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Gli ultimi cinque chilometri prima di arrivare a Sigüeiro non godono di buona fama. Per me sono fantastici. Prevalentemente in discesa, saltuariamente in salita, quasi totalmente all'ombra e assolutamente deserti: un lungo rettilineo sterrato che pare fatto apposta per pensare mentre le gambe vanno avanti da sole. Da lì in poi ci sono altri sedici chilometri per Santiago (ma come al solito la misura è teorica e non si capisce mai se si intenda il confine della città o la piazza della cattedrale, in ogni caso i pilastrini a un certo punto scompaiono).
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Dicono che l'arrivo del Cammino Inglese sia meno bello del francese. Per me è il contrario. I boschi continuano ininterrotti fino alle porte della città. Poi qualche campo, il minuscolo polígono industrial, il cimitero e le casette da obrero gallego col profumo della carne grigliata e il tifo che spinge Alonso dal decimo al secondo posto. La strada scende tranquilla, attraversa un parco, poi un'altro, evita i negozi per turisti e arriva quasi di nascosto davanti alla'Obraidoro. E' un finale perfetto. E per chi ha poco tempo o non è troppo in forze, è sicuramente un Cammino più bello e intenso di quello che comincia a Sarria.
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Super, ho incontrato Quije, il tedesco del primitivo, e Samuel, il coreano di Finisterre e Muxía. La síndrome del piccolo paese continua: ci chiamiamo tutti per nome.
Pulpo gallego
Rabo de ternera
Chipirones fritos
Flan de queso
Tarta de orujo
(mesón do pulpo - rua de vista alegre 57 - santiago de Compostela)
Lucifero, non ti puoi lamentare. Questa volta ho fatto il cammino minimo: solo due giorni (ecco un altro motivo per cui è facilissimo stare con me: mi so limitare).
Pilastrini per uscire da A Coruña: due.
Frecce per uscire da A Coruña: due.
Pellegrini incontrati alla partenza: 0.
Pellegrini incontrati sul Cammino: 1.
Pellegrini registrati in ostello: 12 (compreso l'autore del blog).
Questa volta le cassandre avevano ragione. La seconda partenza del Cammino Inglese è tutta un perdersi e ritrovarsi. Uno sguardo alla guida e uno ai nomi delle strade. Un altro sguardo alla guida e uno all'incrocio, alla rotatoria, alla fontana, al grande magazzino o a qualsiasi altra cosa possa fare da riferimento.
Se non si finisce falciati da un camion, è pure divertente. E comunque i pellegrini hanno la memoria corta, e quando arrivano sul Paseo di O Burgo sono talmente presi dal sorgere del sole che a stento si ricordano di aver imprecato come carrettieri fino a pochi minuti prima.
La seconda partenza merita. Prima la città, poi la ría, quindi il verde del parco, i campi, la collina e solo alla fine un bel bosco di eucalipti. Per gli standard galiziani attraversare un solo bosco di eucalipti in un giorno è come passeggiare nel pavese senza inciampare in una risaia: pura utopia. Ovviamente, il bosco in questione se ne sta aggrappato intorno a una salitella così ripida che la usano per le sfide di downhill in mountain bike (con punti extra per ogni pellegrino arrotato).
We shall not cease from exploration
And the end of all our exploring
Will be to arrive where we started
And know the place for the first time.
(T. S. Eliot - Little Gidding)
Certe volte mi sorprendo delle cose che la mia testa riesce a ricordare. Mai una volta che siano cose utili...
Piacere, sono il Pellegrino It. Vorrei qualche informazione sul Cammino Inglese.
Ciao, Pellegrino It, sono l'Ufficio del turismo di A Coruña. Perché vuoi fare il Cammino Inglese? Non stai bene? Hai qualche problema? Soffri di strane turbe?
Inizio a sospettare di averne qualcuna. Forse ho una fissazione per el Camino Desconocido...
Direi proprio di sì. Comunque eccoti un utile opuscolo che ti guiderà più o meno per i primi venti minuti, poi affidati al buon cuore dei passanti perché ci siamo dimenticati di disegnare le frecce quindi per uscire dalla città ti devi arrangiare.
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Piacere, sono il Pellegrino It. Vorrei qualche informazione sul Cammino Inglese.
Ciao, Pellegrino It, sono l'Ufficio del turismo della Galicia a A Coruña. Visto che a Santiago ti hanno già fornito l'ottimo elenco dei comuni da attraversare ti do un dritta da veri esperti. Se vai alla Iglesia de Santiago, dove inizia il Cammino, ti fanno un timbro speciale sulla credencial. Peccato abbia dimenticato di dirti che la chiesa è aperta solo tra le 20 e le 21 quando tu vorrai essere al faro per la puesta del sol.
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Piacere, sono il Pellegrino It. Vengo da Bruma. Sto facendo il Cammino Inglese. Mi serve una stanza per stanotte.
Ciao, Pellegrino It, sono il ragazzo carino dell'albergo con i boxer rosa e l'anello al pollice. La singola con bagno privato e televisione in pieno centro città viene 22 euro, come da voi in italia, no?
No.
Strano. Toglimi una curiosità. Dove si trova Bruma che un paio di volte ho avuto dei cilenti che ci volevano andare e io internet la uso solo per il porno e non per consultare le mappe?
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Il cammino inglese ha un secondo punto di partenza: A Coruña, uno strano mix tra Santiago di Compostela e Rio de Janeiro. C'è una città vecchia molto ben conservata e ci sono spiagge di sabbia bianca circondate da palazzoni. Sul lungomare c'è un sacco di gente che pratica sport, nelle piazze i bambini giocano a rincorrersi, nelle strade bar e ristoranti sono pieni. C'è pure il faro più antico del mondo: è romano, funziona ancora ed è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
Domani riparto da qui.