Ieri sera lo Stadio. Questa sera l'Arena.
Arles. Di nuovo. Dopo tre settimane di follia, di pranzi, di cene e gelati, di teatro, di concerti e musei, di Expo, chef stellati e acrobati, di Grexit e di altre cose.
Cominciavo a sentirmi come Ivana Trump negli anni 80, solo più stanco e con meno soldi.
Si torna dove eravamo rimasti, sotto un sole assassino, senza sapere niente, ma proprio niente, di quello che succederà da domani in avanti. Oggi, intanto, si canta come ieri notte.
Se qualcuno dovesse incontrare Tiziano, per favore, gli dica che gli si perdona tutto, anche la letterina uscita dal cassetto e il volo appeso al cavo, ma lo smoking rosso quello proprio no.
"Come un concerto in piena estate e il mondo che aspetta
come una luce che si accende… e il mondo mi guarda.
...
ho promesso all’universo che si parlerà di me per le strade
come un profeta e ciò in cui crede
alla ricerca di uno spazio, una piazza, un’arena
dove chi ama può gridarlo a voce piena"
Lo smoking rosso "tron" era davvero inguardabile. Non credo che lo incontrerò per adesso ma appena succede tranquillo che glielo dico.
RispondiEliminaForse gli faccio anche vedere un po' di tue foto, chissà...
RispondiEliminaDa settembre in poi, che prima ho il fermo biologico :-)
RispondiEliminafeaturing BlackHole
RispondiEliminaPer rispetto della privacy ho taciuto i nomi di tutti quelli che featuravano
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