Si parla di sodomia quando infili il coso nel didietro di qualcuno-barra-qualcuna. È uranismo, invece, quando il didietro è il tuo e il coso appartiene a un altro. O almeno così dice la Treccani. Sì, lo so che, nella vita vera, ci esprimiamo tutti per eufemismi, ma avevo bisogno di inquadrare il problema.
Squisc, squisc…
Sono le dieci del mattino su un treno di pendolari semideserto. Da qualche parte, dietro le mie spalle, arriva un suono inconfondibile.
Squisc, squisc…
O forse si può confondere facilmente, ma sono reduce da un incontro con Henry Miller e "il rumorino appicicaticcio, appena percepibile" di Tropico del Cancro continua a turbarmi.
Squisc, squisc…
Tra poco arriva la mia stazione. Mi alzo lentamente. Mi giro di 180 gradi e faccio finta di sistemare lo zaino. Sul sedile dietro al mio c'è una signora. Avrà un po' più di quarant'anni e l'aspetto rassicurante della casalinga in gita. Tiene in mano uno smartphone. Uno di quelli grandi.
Squisc, squisc…
Il video sullo schermo lascia poco, ma veramente poco, all'immaginazione. È una ripresa in soggettiva. Non è possibile vedere in faccia il protagonista, ma suppongo si tratti del cugino giovane e dotato di Rocco Siffredi. Sotto di lui c'è un altro. Ignoro di chi sia parente, ma gli devo riconoscere una notevole apertura… mentale.
Squisc, squisc…
Il video prosegue per tre minuti. Dentro e fuori. Dentro e fuori. Dentro e fuori. E la sciura non batte ciglio. Manco stesse guardando la Clerici che spiega come infilare il magatello nel forno. Impugna saldamente il telefono e si gode la scena a tutto volume.
Squisc, squisc…
Fino al naturale epilogo, fuochi d'artificio ed espressioni di giubilo compresi. A questo punto, lei sfiora lo schermo e controlla i messaggi su Uozzàp. Io invece scendo dal treno e mi dico che non ci sono più le casalinghe di una volta. E non saprei dire se sia un bene o un male. Cioè, probabilmente è un bene. In fondo, che differenza c’è tra la sciura che guarda i bronzi di Riace mentre giocano a dovelometto e suo marito che tira il collo all’anatra davanti a un video delle Tatu?
forse più che la casalinga che si gode un porno sul treno, è uno shock che tu abbia preso un treno, anziché raggiungere a piedi la tua meta :-p
RispondiEliminaGuarda Blackino ho pensato la stessa identica cosa. la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: treno???
EliminaPerò le perle di cultura che dispensa pure dai vagoni ferroviari sono superbe.
@blackino: Ecco, ormai siamo tutti così assuefatti al porno che la notizia del giorno diventa un treno di pendolari infestato dal titolare del presente blog.
Elimina@macsi: Sono una ragazza dalle buone maniere e dalle cattive letture, che ci posso fare?
Comunque, per tutto il tempo mi sono chiesto due cose 1) si trattava di un tutorial sull'apertura mentale e la signora si stava attrezzando per una serata diversa? oppure 2) era il video di un amico/figlio/fratello e lei doveva esprimere un giudizio a distanza?
Poi c'era l'opzione 3) prove da portare in tribunale in una causa di separazione e l'improbabile 4) le piaceva punto e basta (improbabile perché continua a sfuggirmi come uno possa eccitarsi guardando un'azione nella quale è sicuramente escluso, come il maritino dalle slinguatine delle Tatu).
in tema col video e le cattive letture, prova a leggere 'le età di lulù' o a guardare il film, magari l'opzione 4 diventa meno improbabile
EliminaMi ricordo solo che c'era una splendida Francesca Neri, poi il buio assoluto.
RispondiEliminaMi dicono ci fosse anche un giovanissimo Javier Bardem. Mi dicono...
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