"Come ti chiami?".
"Non lo so. Non ho ancora deciso con che nome mi presentero' durante questo viaggio".
Il pellegrino spirituale e' tedesco, sui quaranta e alto, parecchio alto. Ha fatto ogni lavoro possibile, compresi l'insegnante di yoga e l'istruttore di canoa. Ha viaggiato ovunque, preferibilmente in Asia e in Sud America. Racconta storie meravigliose.
Nel 1998 un guru indiano gli ha cambiato nome. Da Torsten a Nilsandei. Significa "consapevolezza al di la' del dubbio". Trattandosi di un viaggio spirituale e' quasi sicuro che si presentera' cosi' anche nei prossimi giorni. O forse usera' il nomignolo che gli ha dato una maestra di massaggi birmana.
Oggi abbiamo scavalcato i Pirenei insieme, io e il pellegrino spirituale. Ieri lui ha cercato di portarsi a letto la pellegrina pazza. Lei pero' ha preferito mettersi in marcia e attraversare il bosco al buio piuttosto che godersi delle splendide lenzuola pulite e soprattutto gratis.
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