Dico "Ciclista" e vedo la mia immagine riflessa nel negozio davanti casa: scarpe da corsa ormai defunte, calzoncini di cotone alla Fantozzi, maglietta consunta, elmetto da sturmtruppen, mountain bike modello cancellochecigola, ruote da 24", battistrada da trattore, freni a V con pattini in gomma economica. Qualche mese fa i muscoli mi hanno lasciato un biglietto che diceva: "Ti chiamiamo noi", da quel giorno non si sono più visti, nè fatti sentire...
Ciononostante, sebbene nel profondo non smetta di considerarmi un "Podista" (e anche in questo caso, l'immagine del sottoscritto non coincide con quella dell'archetipo), pedalare è, in assoluto, una delle cose che amo di più. Non c'è nulla che non mi piaccia fare in bicicletta. La fatica? Mi mette di buon umore. Le distanze? Più sono lunghe e meglio è. Le Salite? Dimmi cosa devo scalare e ti aspetto in vetta. Il traffico? Non è un problema. Lo smog? Saranno loro a mangiare la mia polvere. I camion con i rostri affilati come le bighe di Ben-Hur? Mi fanno un baffo. La pioggia? La neve? Le tempeste di meteoriti? Se proprio devo, rallento...
C'è solo una cosa di cui ho veramente paura quando sono in sella: la forza di gravità. No, non quella che ti trascina a terra dopo essere stato risucchiato dalle rotaie del tram o aver esplorato il fondo di una buca. A quella sono abituato.
La forza di gravità che mi terrorizza è quella che fa girare da sole le ruote in discesa. Quella che trasforma il mio amato mezzo, l'estensione del mio corpo, la mia protesi emozional-sportiva, in un proiettile dotato di vita propria la cui accelarazione è proporzionale al seno della pendenza della strada (per il ripasso di fisica generale, guardate qui e qui) e moltiplicata per il fattore di panico K, geometricamente proporzionale al numero delle curve e alla lunghezza dei rettilinei.
Vorrei quindi esprimere la mia profonda gratitudine a Filano per non avermi segnalato i tre kilometri in leggera pendenza che separano il suo adorato borgo lacustre dalla civiltà e fanno sembrare il Kingda Ka un carosello per bambini.
Non so come facciano i ciclisti "veri" ma, alla fine della picchiata, io avevo i nervi un po' scossi e i freni del rampichino ridotti a sottilette fumanti. Loro, invece, e ce n'erano a centinaia, non sognavano che di ripetere l'esperimento.
Comunque, non era di questo che volevo parlare.
AIUTACI A RICICLARE IL VECCHIO CATALOGO Riportalo al tuo negozio IKEA entro il 31 Ottobre: c'è un omaggio per te. | ||
Sono ormai vent'anni che leggo queste due righe in fondo alla Bibbia del design democratico e fantastico su quale regalo mi sia riservato. Una bella tazza di caffè svedese? La biografia non autorizzata di Ingvar Kamprad? Un seme di betulla in un vaso LANTSTÄLLE? Il progetto della BILLY autografato da Gillis Lundgren? Le polpette KÖTTBULLAR con la marmellata di mirtilli rossi? Le gambe dello sgabello FROSTA (e il sedile l'anno venturo così sarò costretto a tornare)?
Ricordo che una volta, per celebrare l'anniversario dello sbarco in Italia, regalavano una POÄNG per ogni copia riconsegnata del primo catalogo.
Ahimè, non aspettatevi nulla di simile.
Il segreto più segreto dell'umanità è questo...
Siete sicuri di volerlo sapere? Nulla sarà più come prima. Un po' come quando vostro fratello grande vi ha confidato che Babbo Natale non esiste. O quando avete scoperto come si fanno i bambini. O quando avete letto nel libro di Eric Schlosser perché le patate di McDonald's sono così buone e il milk shake alle fragole di Burger King così favolosamente profumato. Siete davvero sicuri? Sicuri, sicuri, sicuri? E allora procedete a vostro rischio e pericolo.
Il tanto agognato omaggio, il tabernacolo di ogni meraviglia, il sancta sanctorum dell'alleanza scandinava è una scatola di cartoncino che misura 14 x 18,5 x 1,5. Sopra, c'è scritto che per ogni copia del libro più sfogliato al mondo vengono utilizzati 14,26 litri d'acqua e 2,96 kWh di energia, nonché emessi 0,49 kg di CO2. Al suo interno, trovate una matita così corta che dopo averla temperata tre volte non riuscirete più a tenerla in mano e un quadernetto per gli appunti ottenuto dai cataloghi riciclati. Spessore della carta: come quello della velina dopo essere finita sotto uno schiacciasassi. Su ogni pagina è riportata l'impronta idrica di ciò che mangiamo, giusto per farci sentire un po' in colpa dopo essere usciti dalla Bottega Svedese. A quanto pare, il mio contributo alla distruzione del pianeta è così ripartito:
- uova: 200 litri/kg
- pollo: 3900 litri/kg
- maiale: 4800 litri/kg
- lattuga: 130 litri/kg
- patate: 250 litri/kg
- cipolle: 210 litri/kg
- pasta: 1560 litri/kg
- mais: 900 litri/kg
- latte: 1000 litri/litro
- cioccolato: 24.000 litri/kg
Non ho capito se sia cosa buona e giusta o se mi debba cospargere il capo di cenere. Di sicuro, l'anno prossimo mi risparmio la pedalata fino a Carugate (ma vi pare che ci andavo in macchina?) e conferisco il tomo direttamente all'amsa. Ovviamente, con la fortuna che mi ritrovo, sarà l'anno che i clienti tornano a casa con una fighissima ciotola TRYGG o con la caraffa LEENDE...
km pedalati negli ultimi 41 giorni: | 2.286,030 | |
km corsi negli ultimi 6 mesi: | 0.000,000 | |
km corsi negli ultimi 12 mesi: | 1.0**,*** |
Io il catalogo vecchio me lo tengo stretto e non glielo riporto, quindi non ho mai preso uno che sia uno di questi gadget...
RispondiEliminaPerò quest'anno avevo due copie del 2012 e ho provato a dirgli se potevo dargli quello indietro per avere il regalo; mi ha risposto la cosa più ovvia (e cioè "No, l'anno prossimo") però ci sono rimasto di stucco, chissà come mai ero convinto che avrebbe funzionato.
il tuo stile fantozziano da podista mi ricorda tanto il mio stile filiniano da palestra. anche nel caso in cui i miei pantaloncini non siano bucati e la mia maglietta slabbrata, comunque rieso ad accostarli in un modo che sembri un profugo della guerra di russia.
RispondiEliminal'ikea dovrebbe regalare come minimo una copia di spartacus in cambio di una copia del catalogo. devo fare una telefonatica a stoccolma..
non ho mai restituito i vecchi cataloghi, possono tornare utili per ricordare
RispondiEliminahttp://www.micasa.ch/
L'unica cosa che mi è capitato di restituire all'Ikea è stato il loro albero di natale una volta passate le feste, e mi hanno regalato un buono da spendere da loro di importo pari al prezzo pagato per l'albero. Mica male no?
RispondiEliminap.s.... io però ero in macchina... si intende... e mica solo per via dell'albero...
Enrico*: Fossi stato la commessa del servizio clienti, davanti a tanto candore non avrei esitato a consegnarti il cadeaux.
RispondiEliminaOscar: Devi chiamare in Olanda, la sede centrale è a Delft! Poi fammi sapere cosa ti rispondono.
PS: solo per un residuo di inutile pudore non ho sottolineato che anche i mie calzoncini hanno le prese d'aria aggiuntive stile formaggio con i buchi.
BlackHole: Ma i ricordi più belli sono quelli che teniamo nel cuore, no?
Interessante micasa. Un giorno magari anche io avrò un posto che non sia stato arredato da una padrona di casa aguzzina. A proposito, finito l'allestimento della magione?
Barone: Il vero affare sarebbe se una volta restituito l'albero ti consegnassero il boscaiolo da accudire e intrattenere fino al dicembre successivo. Come mai eri in macchina?
l'allestimento della magione è praticamente concluso, compresa bellissima gatta. superata l'infernale settimana della moda organizzerò una cena
RispondiEliminaho scoperto micasa da quando sono un affezionato telespettatore di RSI. fanno un'interessante promozione: paghi la metà il mobile con il tuo stesso nome
mamma che trip mentale XD cmq qui a cagliari l'ikea non c'è quindi... no problem :\
RispondiEliminaIkea: polpettine svedesi, patatine fritte secchissime, salsa al rafano, salsa alla panna e chissà che razza di spezie, zuppe...
RispondiEliminaHo fame.
No aspetta Blacky, non ho capito... Che vuol dire "paghi la metà il mobile con il tuo stesso nome"??
RispondiEliminaIt, cmq era un commesso. E pure finocchio. E non è capitolato davanti ai miei occhi dolci. Sto invecchiando... :'(
Enrico* vuol dire che se ci fosse un mobile chiamato enrico, allora lo pagheresti la metà
RispondiEliminasono ancora in ufficio :(
Blackino: Piccolo, hai finito di guardare i modelli? C'è una gatta a casa che ti aspetta!
RispondiEliminaMilo, Vigo, Wanda, Alexa, Rufus, Merlin, Lucinda, Austin, Lotus, Milton... Benedetto è un brutto nome che non dà diritto a promozioni.
Enrico*: Ti segnalo la potrona Henry*.
Macsi: Pare si possano organizzare feste al ristorante del primo piano. Ci facciamo il prossimo blog-raduno?
Efy: Non c'è l'Ikea? E non siete ancora insorti?
Chi ha detto blog raduno ?
RispondiEliminaMau
No cazspita, la poltrona Henry mi piaceva pure, ma l'ho già comprata una (simile) da Ikea!
RispondiEliminaMinchiazza mi era scappata tutta la discussione dal 22 in poi. Sì, approvazione incondizionata al blog-raduno da Ikea. Gruppo di bloggers gay che impazzano e starnazzano all'Ikea. Quelli di California Bakery tireranno un sospiro di sollievo.
RispondiEliminaquelli di california bakery ci adorano!
RispondiEliminaMacsi & BlackHole: Non parlate di torte che sto a stecchetto!
RispondiEliminaA stecchetto? Pourquoi?
RispondiEliminaPerchè non faccio abbastanza attività fisica e i medici mi hanno vietato di proseguire con la mia dieta sana ed equilibrata fino a nuovo ordine. Ho una fame che non ti dico...
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