sabato 24 settembre 2011

Sottosopra

Ciao Enrico*, la foto del giorno è piuttosto allusiva...
Oggi Bergamo, la citta a due piani: come gli autobus inglesi, le villette a schiera e i treni ad alta frequentazione. Bella Bèrghem. Bella davvero, pota! Sia de üra che de òta. L'ultima volta c'ero andato da bambino. Stranamente, però, la macchina dei ricordi non è tornata a quella gita con mamma è papà. Si è focalizzata, invece, su questa conversazione avuto col PiccoLo nel secolo scorso (sull'anomalo funzionamento delle mie sinapsi si è già scritto più volte in passato):

"Sai, mi sono messo con XXX".
"Davero? Ho un sacco di cose da chiederti".
"Tutto quello che vuoi, tranne chi sta sopra e chi sta sotto".
"Ehm... credo di aver esaurito gli argomenti di conversazione...".

Sembra proprio che gli etero non sappiano pensare ad altro quando incontrano i gay. Anche Effe, che pure è una fanciulla piuttosto emancipata (e che ormai credevo di aver educato a dovere), qualche settimana fa ha voluto sapere chi tra me e Lucifero facesse l'uomo e chi la donna. Curioso. Si vede che l'universo dei non diversi è esclusivamente binario: maschio/femmina, sopra/sotto. Le opzioni maschio/maschio e le varianti davanti, dietro, fianco a fianco, di fronte, uno un po' più in alto, l'altro un po' più in basso, galleggiando, appesi a testa in giù et simili non sono contemplate.
AGGIORNAMENTO Pare che esponenti insygni della comunità stiano sviluppando posizioni filo-etero.
Giusto per non farmi mancare niente, anche oggi una bella picchiata (e relativo attacco di panico).



km pedalati negli ultimi 48 giorni:2.587,590

km corsi negli ultimi 6 mesi:0.000,000
km corsi negli ultimi 12 mesi:1.0**,***

sabato 17 settembre 2011

Il quarto segreto di Fatima

Ciao Enrico*. E' sempre divertente riempire questa casella che solo tu puoi leggere. La foto del giorno è il catalogo Ikea ritoccato con la Madonna di Fatima. Adesso lo sai. E poi non dire che non ti voglio bene :-)
Dici "Ciclista" e ti immagini un vulcaniano ipertrofico con il caschetto a punta, la tuta spaziale dai colori improbabili, il corpo depilato, le scarpe con l'attacco, il telaio in fibra di carbonio, i cerchi da 28", i freni a disco e le gomme sottili come lame.

Dico "Ciclista" e vedo la mia immagine riflessa nel negozio davanti casa: scarpe da corsa ormai defunte, calzoncini di cotone alla Fantozzi, maglietta consunta, elmetto da sturmtruppen, mountain bike modello cancellochecigola, ruote da 24", battistrada da trattore, freni a V con pattini in gomma economica. Qualche mese fa i muscoli mi hanno lasciato un biglietto che diceva: "Ti chiamiamo noi", da quel giorno non si sono più visti, nè fatti sentire...

Ciononostante, sebbene nel profondo non smetta di considerarmi un "Podista" (e anche in questo caso, l'immagine del sottoscritto non coincide con quella dell'archetipo), pedalare è, in assoluto, una delle cose che amo di più. Non c'è nulla che non mi piaccia fare in bicicletta. La fatica? Mi mette di buon umore. Le distanze? Più sono lunghe e meglio è. Le Salite? Dimmi cosa devo scalare e ti aspetto in vetta. Il traffico? Non è un problema. Lo smog? Saranno loro a mangiare la mia polvere. I camion con i rostri affilati come le bighe di Ben-Hur? Mi fanno un baffo. La pioggia? La neve? Le tempeste di meteoriti? Se proprio devo, rallento...

C'è solo una cosa di cui ho veramente paura quando sono in sella: la forza di gravità. No, non quella che ti trascina a terra dopo essere stato risucchiato dalle rotaie del tram o aver esplorato il fondo di una buca. A quella sono abituato.

La forza di gravità che mi terrorizza è quella che fa girare da sole le ruote in discesa. Quella che trasforma il mio amato mezzo, l'estensione del mio corpo, la mia protesi emozional-sportiva, in un proiettile dotato di vita propria la cui accelarazione è proporzionale al seno della pendenza della strada (per il ripasso di fisica generale, guardate qui e qui) e moltiplicata per il fattore di panico K, geometricamente proporzionale al numero delle curve e alla lunghezza dei rettilinei.

Vorrei quindi esprimere la mia profonda gratitudine a Filano per non avermi segnalato i tre kilometri in leggera pendenza che separano il suo adorato borgo lacustre dalla civiltà e fanno sembrare il Kingda Ka un carosello per bambini.

Non so come facciano i ciclisti "veri" ma, alla fine della picchiata, io avevo i nervi un po' scossi e i freni del rampichino ridotti a sottilette fumanti. Loro, invece, e ce n'erano a centinaia, non sognavano che di ripetere l'esperimento.


Comunque, non era di questo che volevo parlare.

inizio del post

AIUTACI A RICICLARE IL VECCHIO CATALOGO
Riportalo al tuo negozio IKEA entro il 31 Ottobre: c'è un omaggio per te.

Sono ormai vent'anni che leggo queste due righe in fondo alla Bibbia del design democratico e fantastico su quale regalo mi sia riservato. Una bella tazza di caffè svedese? La biografia non autorizzata di Ingvar Kamprad? Un seme di betulla in un vaso LANTSTÄLLE? Il progetto della BILLY autografato da Gillis Lundgren? Le polpette KÖTTBULLAR con la marmellata di mirtilli rossi? Le gambe dello sgabello FROSTA (e il sedile l'anno venturo così sarò costretto a tornare)?

Ricordo che una volta, per celebrare l'anniversario dello sbarco in Italia, regalavano una POÄNG per ogni copia riconsegnata del primo catalogo.

Ahimè, non aspettatevi nulla di simile.

Il segreto più segreto dell'umanità è questo...

Siete sicuri di volerlo sapere? Nulla sarà più come prima. Un po' come quando vostro fratello grande vi ha confidato che Babbo Natale non esiste. O quando avete scoperto come si fanno i bambini. O quando avete letto nel libro di Eric Schlosser perché le patate di McDonald's sono così buone e il milk shake alle fragole di Burger King così favolosamente profumato. Siete davvero sicuri? Sicuri, sicuri, sicuri? E allora procedete a vostro rischio e pericolo.

Il tanto agognato omaggio, il tabernacolo di ogni meraviglia, il sancta sanctorum dell'alleanza scandinava è una scatola di cartoncino che misura 14 x 18,5 x 1,5. Sopra, c'è scritto che per ogni copia del libro più sfogliato al mondo vengono utilizzati 14,26 litri d'acqua e 2,96 kWh di energia, nonché emessi 0,49 kg di CO2. Al suo interno, trovate una matita così corta che dopo averla temperata tre volte non riuscirete più a tenerla in mano e un quadernetto per gli appunti ottenuto dai cataloghi riciclati. Spessore della carta: come quello della velina dopo essere finita sotto uno schiacciasassi. Su ogni pagina è riportata l'impronta idrica di ciò che mangiamo, giusto per farci sentire un po' in colpa dopo essere usciti dalla Bottega Svedese. A quanto pare, il mio contributo alla distruzione del pianeta è così ripartito:

- uova: 200 litri/kg
- pollo: 3900 litri/kg
- maiale: 4800 litri/kg
- lattuga: 130 litri/kg
- patate: 250 litri/kg
- cipolle: 210 litri/kg
- pasta: 1560 litri/kg
- mais: 900 litri/kg
- latte: 1000 litri/litro
- cioccolato: 24.000 litri/kg

Non ho capito se sia cosa buona e giusta o se mi debba cospargere il capo di cenere. Di sicuro, l'anno prossimo mi risparmio la pedalata fino a Carugate (ma vi pare che ci andavo in macchina?) e conferisco il tomo direttamente all'amsa. Ovviamente, con la fortuna che mi ritrovo, sarà l'anno che i clienti tornano a casa con una fighissima ciotola TRYGG o con la caraffa LEENDE...
fine del post



km pedalati negli ultimi 41 giorni:2.286,030

km corsi negli ultimi 6 mesi:0.000,000
km corsi negli ultimi 12 mesi:1.0**,***

sabato 10 settembre 2011

Amazing Padania (5)

Questa è una prova. Enrico*, dall'ufficio leggi questo messaggio?
Terziario avanzato. Villa Fornaci (frazione di Bellinzago Lombardo).


km pedalati negli ultimi 34 giorni:1.827,730

km corsi negli ultimi 6 mesi:0.000,000
km corsi negli ultimi 12 mesi:1.0**,***

mercoledì 7 settembre 2011

Pubblica delazione

Milano, piazza San Babila, ieri mattina. Secondo voi mi devo preoccupare?

[Foto e segnalazione a cura del diretto interessato]


km pedalati negli ultimi 31 giorni:1.577,420

km corsi negli ultimi 6 mesi:0.000,000
km corsi negli ultimi 12 mesi:1.0**,***



© itboy_76