05:45. No, mamma, ti prego: non voglio andare a scuola oggi... Non importa se la sveglia dice che è ora di alzarsi. Sono
troooooppo stanco...
05:55. Ho deciso. Per il resto della giornata
ilPiccoLo verrà promosso da
unabruttapersona (titolo del quale si è autofregiato per immaginari crimini contro l'umanità) a
unorrendapersona (titolo che si è ampiamente meritato per avermi tenuto sveglio fino alle due di notte con i racconti delle vacanze appena fatte e di quelle che comincerà dopo un serrato programma di bucati e l'adeguamento del guardaroba alla nuova destinazione).
06:05. Sono cinque minuti che la radio si è accesa da sola e adesso squilla anche il telefono di casa. Di questo passo sveglierò tutto il condominio e una buona fetta di
Banlieue. Ignoro di cosa abbiano parlato al notiziario. Mi pare calcio, afa e Libia. Ma forse non in quest'ordine...
Voglio morire...
06:15. Ora o mai più. Alzarsi. Trangugiare mezzo bicchiere di latte. Fare scalo tecnico in bagno. Lavarsi i denti. Indossare vestiti, scarpe e orologio. Uscire.
Sebbene molta gente sia convinta del contrario, non ho l'abitudine di pianificare ogni istante della mia vita. Ogni tanto, infatti, vengo meno al bisogno ossessivo-compulsivo di avere tutto sotto controllo e mi limito a uscire dalla
scatola senza una meta. Tanto, in un modo o nell'altro, si arriva sempre da qualche parte. E poi, non c'è quel detto per cui l'unico modo per scoprire dove conduca una strada è percorrerla?
E così, eccomi qua, in un leggero stato di trance, tipo gli zombi di Romero (di cui, tra l'altro, sfoggio pure il colorito grigio-verdastro), e come canta la bandabardò
non so dove sto andando ma so che ci sto andando. Direzione nord.
Lo stordito col trip per l'architettura moderna che è in me si risveglia davanti alla vecchia sede della Campari e alle torri del duo
Botta-Marzorati. Si vede che in questi giorni ho la fissa per l'archeologia industriale.
Sono anni che passo davanti alla cascata del Villoresi sulla strada per Monza. Il Villoresi. Più che un semplice canale. Un gioiello dell'ingegneria ottocentesca. Un'autostrada d'acqua che corre dal Ticino all'Adda. Dighe, ponti, salti, cascate, e tombe a sifone.
"La tomba a sifone è un manufatto idraulico mediante il quale si fa passare un canale sotto una strada (ordinaria o ferrata) o sotto un altro corso d’acqua, allorquando le differenze di livello non consentano la costruzione di un ponte (o di un ponte canale)". E' incredibile la quantità di nozioni inutili che si possono accumulare nel mio cervello.
Il piccolo ingegnere che è in me lo vuole vedere, e allora via, lungo un tracciato che alterna l'asfalto rosso delle ciclabili, quello nero di provinciali e statali, la terra battuta, lo sterrato e la semplice erba. Tutt'intorno campi, paesi, contadini che discutono dell'ondata di caldo e signore con pedalano verso la messa con la gonna nera e un fazzoletto in testa per non rovinare le pettinature scolpite nella lacca.
L'altra sera,
ilPiccoLo parlava del
Mascaret, l'onda di marea che risale la Garonne e il Dordogne, trascinando surfisti eccitati per decine di chilometri. E la vocina saputella dentro di me rispondeva
"Anche a Turbigo, davanti alla centrale elettrica, si verifica qualcosa di simile". Ecco un'altra di quelle informazioni imperdibili che chissà perchè restano sempre impigliate tra le mie sinapsi. Ma un conto è sapere certe cose, un altro vederle.
Il reporter mancato che è in me ha sete di
fact checking. Le ciminiere si stagliano all'orizzonte. Viene da chiedersi dove caZpita si nasconda
tutta sta gente che è in me ogni volta che il mal di testa peggiora e tornerebbe utile qualcuno con cui condividerlo. Comunque, adesso lo posso confermare: a Turbigo si fa surf sul Naviglio. Ed è uno spettacolo innaturale e straniante.
Toc. Toc.
"Chi è?"
"Siamo cuore, polmoni e articolazioni inferiori"
"Siii?"
"Siamo le RSU di questo corpo, Signor Neurone, rapprensentiamo i vari organi e sistemi che fanno funzionare la baracca"
"Siii?"
"Capiamo che lei se ne sta quassù, tutto solo e al fresco, come la particella di sodio dell'acqua Lete, ma dalle nostre parti -vede- è peggio che in fonderia"
"In che senso?"
"Sono più di cento chilometri che tiriamo avanti, c'è un caldo tropicale e un sole che spacca le pietre. Tra poco proclamiamo lo sciopero generale"
"Impossibile: qui si applica il metodo Marchionne. Vi ho dato mezzo bicchiere di latte questa mattina. L'altra metà la riceverete stasera, ma solo se raggiungerete gli obiettivi di produzione, e ovviamente al netto del
contributo di solidarietà. E ringraziate che vi faccio lavorare con la crisi che c'è in giro"
"Metodo Marchionne un par di ciufoli! Alla prima occasione ci si ferma e non si riparte finchè non verrà applicata la nostra piattaforma"
"Ma il metodo... La contrattazione di secondo livello... Il... Cosa sta succedendo? Voi non potete... Perchè non c'è più luce? Chi ha spento la luce? E l'ossigeno? che fine ha fatto l'ossigeno?"
"Ormai non c'è più niente da fare, bello. Accosta che c'è una bottega equa&solidale. Bravo. Così. Ora scendi. Attento a non inciampare che stai in piedi solo perchè non c'è vento. Molto caruccio questo moretto col bermuda blu e la magliettina attillata. Chiedigli una Coca prima di svenire che la respirazione bocca a bocca non è detto ce la faccia lui. Potrebbe intervenire il vegliardo che gli sta accanto"
"Dice che vendono solo la
Ubuntu Cola"
"Ma che è? Una
release di Linux in lattina?"
"E una cola fatta con solo zucchero africano..."
"Non hai sentito la parola magica? Zucchero! Prendila. Che aspetti? Mmmm, questa Ubuntu Cola e' una fatina frizzante, una nuova
Kylie sotto acidi nata dall'assenzio della coscienza sociale"
"Smettetela di fare i comunisti"
"Taci e chiedigli se hanno qualcos'altro con più zuccherò che
accaduò"
"
Guaranito..."
"Prendilo, di corsa, che qui siamo ancora a rischio di sbattere per terra. Che altro c'è?"
"
Rooibò e
Tererito a base di yerba mate"
Il rooibos è un legume da cui si ricava una specie di tè sudafricano. Il mate è un infuso sudamericano.
"Ma che è, la vocina nel cervello?"
"Già. La sorella inutile di WikiPedia"
"E non c'è modo di spegnerla?"
"No..."
"Azz! Prendi la roba dei compañeros.
Venceremos adelante!"
"E adesso?"
"Adesso ci riprendiamo i
venti minuti di pausa che ci avete scippato a Pomigliano. Quindi siediti e goditi ancora un po' di questa
amazing Padania"
"Spicciatevi:
lAugustaGenitrice ci aspetta per pranzo"
"No, scusa, tutta sta sgobbata solo per raggiungere le patrie galere? Un miliardo di chilometri invece dei soliti tre?"
"E' il
passaggio a Nord-Ovest"
"Ma l'Ubuntu ti ha dato alla testa? Chi credi di essere?
Roald Amudsen con le chiappe chiacchierate? Dacci una motivazione migliore o da qui non si sposta nessuno"
"Il film"
"Quale film?"
"
Quello che mi piace tanto. Con i fratelli che alla fine si sfidano in mare"
"Questa sì che è una buona scusa. Signori, in marcia. C'è un film da imitare.
Dobbiamo raggiungere l'altra riva!"
km pedalati negli ultimi 14 giorni: | | 565,250 |
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km corsi negli ultimi 6 mesi: | | 0.000,000 |
km corsi negli ultimi 12 mesi: | | 1.0**,*** |